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È reale il rischio di incendi
«Pulite i terreni privati»

Il prolungarsi della siccità con il pericolo di incendi anche nelle nostre zone, ha indotto il sindaco Roberto Gazzani a emettere in questi giorni una ordinanza per la manutenzione del verde e dei fondi privati. «Considerato che, da verifiche degli organi competenti», è scritto nella motivazione, «è emerso che non tutti i proprietari ed i conduttori provvedono ad una adeguata manutenzione del verde e dei propri fondi».

Nell’ordinanza si sottolinea che i terreni privati, recintati e non, che sono all’interno e all’esterno del centro urbano, sono «consapevolmente abbandonati dai proprietari e/o conduttori degli stessi, ricoperti da una folta vegetazione spontanea, rovi e arbusti, oggetto anche di deposito di materiale di risulta e di rifiuti eterogenei, provocano, per incuria, problemi di igiene e possono essere causa di incendi, con potenziale pericolo all’incolumità alle persone».

Il sindaco impone ai proprietari e a coloro che siano, a qualsiasi titolo, conduttori o fruitori di tutti i terreni, a qualsivoglia uso destinati, situati nel territorio comunale, di procedere agli interventi di pulizia che dovranno essere comunque tutti effettuati ciclicamente in modo da garantire la perfetta pulizia e manutenzione dei luoghi, ogni qualvolta necessario per non creare turbative e pericolo alla sicurezza di persone e cose, potenziali cause di incendi, occultamenti della segnaletica stradale.

Con l’ordinanza si chiede: lo sfalcio/taglio dei prati, dell’erba e della vegetazione in genere e contestuale rimozione dello sfalcio al fine di evitare che, dalla mancata cura, vi sia il pericolo di propagazione di incendi.

Inoltre, sono richiesti la regolazione delle siepi, il taglio dei rami delle alberature e piante site nelle vicinanze di abitazioni, e, in particolare, nelle aree private prospicienti o che sporgono su strade ed aree pubbliche o di uso pubblico, a tutela della viabilità; il taglio di radici ed in genere di parti arboree che provocano danni alle aree pubbliche alle sedi stradali e/o a luoghi sottoposti a pubblico passaggio; lo spurgo e pulizia dei fossi e canali di scolo delle acque meteoriche, anche superficiali, così da favorire il regolare deflusso delle acque stesse e la loro immissione nei fossi e/o scarichi principali. In caso d’inadempienza, e comunque chiunque violi le disposizioni verrà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria che va dai 25 ai 500 euro. Se in seguito alla notifica della sanzione amministrativa, non provvedono alla sfalcio del terreno infestato si provvederà d’Ufficio allo sfalcio dei fondi, senza alcun preavviso, addebitando i costi ai soggetti obbligati.

Inoltre, sarà eseguito lo sfalcio d’ufficio anche per quei terreni dove i proprietari risultano irreperibili, sconosciuti o comunque non rintracciabili. L’ordinanza resterà in vigore anche in caso di piogge di questi giorni, per evitare problemi di fronte a nuove alte temperature.

Lino Fontana

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