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Zanolli, cattolico di spicco
alla scuola di Zanotto

Roberto Zanolli e Giorgio Zanotto a una cena di ex allievi del Lorgna
Roberto Zanolli e Giorgio Zanotto a una cena di ex allievi del Lorgna
Roberto Zanolli e Giorgio Zanotto a una cena di ex allievi del Lorgna
Roberto Zanolli e Giorgio Zanotto a una cena di ex allievi del Lorgna

Si svolgeranno oggi alle 16 nel duomo san Lorenzo, alle 16, partendo dalla cappella del cimitero, i funerali di Roberto Zanolli, spentosi martedì a 89 anni, dopo lunga malattia. Bancario di professione, ha lavorato come direttore nelle filiali di Negrar, Bussolengo, San Giovanni Lupatoto, Verona e San Pietro in Cariano dell’allora Banca Popolare di Verona, guidata prima da Giorgio Marani e poi da Giorgio Zanotto di cui fu allievo all’istituto Lorgna nella V B, diplomatasi nel 1946, la prima classe uscita dopo la fine della guerra.

Figura di riferimento del mondo cattolico pescantinese, Roberto Zanolli, ha mosso i primi passi nell’Azione cattolica ed è stato in Consiglio comunale e in giunta con la Dc, nell’amministrazione del sindaco Fabio Dell’Anna. In seguito, dal 1972, prima su proposta dell’allora vescovo di Verona, Giuseppe Carraro, è stato ininterrottamente nel Consiglio di amministrazione della casa di riposo Immacolata di Lourdes, per 29 anni, fino al 2001. Incarico poi sempre rinnovato dai vescovi Giuseppe Amari e Attilio Nicora.

L’inizio del primo mandato è coinciso con i lavori di ristrutturazione del primo «Ricovero per inabili al lavoro», fondato da don Benvenuto Ottoboni nel 1913, fino alla trasformazione della casa di riposo da ente morale in fondazione. Due i parroci che si sono avvicendati, secondo lo statuto, alla guida della casa di riposo, don Severino Dal Dosso e don Ilario Rinaldi, durante la lunga permanenza in consiglio di Roberto Zanolli. Fortemente legato al paese e alle sue tradizioni, nel 1998, nell’85° anniversario della fondazione del Ricovero, ha dato impulso alla pubblicazione di un volume che ne raccontasse la storia. Nel 2001 ha promosso il Comitato per la ricostruzione del capitello di Santa Toscana, progettato dal geometra Eraldo Bonafini e abbellito da un mosaico policromo del pittore veronese Luigi Scapini, realizzato grazie all’impegno e al contributo di tutti gli abitanti del rione di via don Ottoboni. L.C.

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