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Statale 12? «Sembra
sia stata bombardata»

Il consigliere regionale Andrea Bassi torna alla carica per sollecitare la manutenzione e l’asfaltatura dei tratti più danneggiati della Statale 12. E lo fa con una lettera ad Anas di Venezia. «Oggi», spiega l’esponente della Lista Tosi in Regione, «ho inviato una sollecitazione all’ingegner Gabriella Manginelli, capo compartimento del Veneto di Anas, per sollecitare la manutenzione della statale 12. È sotto gli occhi di tutto lo stato assolutamente disastroso, in alcuni punti, di quella arteria fondamentale per il collegamento tra la Valpolicella e Verona. Alcuni lavori di manutenzione di cui necessita la statale 12 sono già stati effettuati in parte, ma molti altri sono fermi, in particolare nel tratto che va dallo svincolo per Balconi/Trento a quello per la regionale 11».

Una situazione che si trascina da un anno all’altro e che è fonte di continue lamentele da parte dei cittadini. «L’anno scorso, questa strada», continua Bassi, «è balzata al centro dell’attenzione per le pessime condizioni della pavimentazione. Lettere ai giornali dei cittadini infuriati, richieste a me e ad altri esponenti politici di interessarsi della situazione, mozioni approvate nei vari Consigli comunali della zona, hanno portato alla luce il disagio di chi ha la necessità di usare quella strada quotidianamente. Questa sollevazione aveva spinto Anas ad un intervento che, seppur parziale, aveva risolto qualche problema e placato per un po’ gli animi. Un anno dopo però, i tratti già danneggiati, e mai toccati, sono ancora più deteriorati e la situazione sta di nuovo per infiammarsi».

Il consigliere regionale scende nel dettaglio. «Mi riferisco», precisa, «alla quasi intera corsia di sorpasso in direzione nord, verso la Valpolicella, ma anche ad ampi tratti della corsia opposta, sia di marcia che di sorpasso, in direzione del casello di Verona Nord. Per non parlare dello svincolo per Balconi/Trento che sembra essere stato bombardato tante sono le buche nel manto stradale. Senza dimenticare poi, più a nord, il tratto che corre in val d’Adige fino al confine col Trentino, che in più parti abbisogna di interventi urgenti. Ribadisco, un anno dopo, che è più che mai necessario che questo trafficatissimo tratto di strada non sia più oggetto di interventi una tantum ma di una vera e propria manutenzione straordinaria per risolvere definitivamente il problema, almeno per qualche anno».

La possibilità di un intervento dell’Anas dipende dai fondi per queste opere. Conclude Bassi: «Ho chiesto lumi in merito ai prossimi finanziamenti Anas previsti a livello nazionale e da recenti articoli di stampa e dalla documentazione pubblicata sul sito stradeanas.it, ho appreso che sono stati approvati il Piano pluriennale Anas 2015/2019 e il Contratto di programma 2015 che, nel dettaglio, prevedono uno stanziamento di 8,2 miliardi di euro per manutenzioni straordinarie ed opere di messa in sicurezza. Spero che una parte di questo consistente plafond sia destinata a risolvere i problemi di questa arteria per la quale ho depositato un’interrogazione in Consiglio regionale il 30 marzo. Spero che Anas risponda e ci spieghi perché le strade venete debbano essere sempre considerate le cenerentole d’Italia».L.C.

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