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Regolamento di polizia rurale comune a tutta la vallata

Camilla Madinelli Grande affluenza di pubblico al secondo incontro su pesticidi e salute organizzato da TerraViva Verona a Marano dopo la prima tappa a Sant’Ambrogio di Valpolicella. «Una partecipazione così numerosa e attenta alle nostre serate, da parte di agricoltori e cittadini valpolicellesi» sottolinea Flavio Campa, di TerraViva Verona, «ci mostra quanto stiano aumentando interesse e sensibilità ai problemi che la nostra associazione porta all’attenzione tanto delle comunità quanto degli enti locali». La buona notizia, continua Campa, arriva anche dagli amministratori dei Comuni della Valpolicella: «Si sono mostrati disponibili a emanare un regolamento di polizia rurale», dice. Il consigliere comunale con delega all’ambiente del Comune di San Pietro in Cariano, Giuseppe Poiesi, ha spiegato infatti alla platea riunita a Marano che tale regolamento, frutto del lavoro suo, di alcuni componenti della giunta comunale e di un esperto, è ormai pronto. «La sua intenzione sarebbe di sottoporlo al Comune di Negrar», continua Campa, «e il vicesindaco di Negrar, Fausto Rossignoli, durante la prima serata a Sant’Ambrogio aveva auspicato la massima collaborazione tra amministrazioni della zona». Quindi, viene da concludere, nel giro di qualche tempo il regolamento potrebbe essere condiviso e approvato. La serata a Marano è iniziata con la proiezione di un filmato che ha illustrato la situazione mondiale sull’uso dei pesticidi. È continuata con un ricordo di Sandro Campagnola, cittadino di Marano scomparso qualche anno fa, di cui sono state lette alcune poesie con accompagnamento musicale. Poi è stato presentato il libro Veleni di Graziano Turrini. I volontari di TerraViva Verona, infine, hanno ricordato che il decreto dei ministeri delle Politiche agricole, dell’Ambiente e della Salute del 22 gennaio 2014 ha adottato il Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Pan), previsto tra l’altro già da un decreto legislativo del 2012. In agricoltura, del resto, negli ultimi decenni sono numerosi i cambiamenti e le innovazioni, con un avanzare delle pratiche biologiche nei campi sostenute da una crescente richiesta di vino e altri prodotti bio da parte dei consumatori. «Alcuni viticoltori hanno ben spiegato come oggi siano disponibili sul mercato molti prodotti alternativi a quelli di sintesi, per cui la pratica del biologico è meno problematica rispetto a trent’anni fa», conclude Campa. •

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