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Progetto ospedale
Tre settimane
per le osservazioni

Il progetto della palazzina di quattro piani che sarà riservata a uffici e servizi generali dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria
Il progetto della palazzina di quattro piani che sarà riservata a uffici e servizi generali dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria
Il progetto della palazzina di quattro piani che sarà riservata a uffici e servizi generali dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria
Il progetto della palazzina di quattro piani che sarà riservata a uffici e servizi generali dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria

Alzi la mano chi vuole dire la sua in merito ai lavori di ristrutturazione generale che sono appena partiti all’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. Nella segreteria del Comune si possono visionare fino a lunedì tutti gli elaborati tecnici e i progetti relativi al Piano attuativo d’iniziativa privata per la riqualificazione edilizia e infrastrutturale del nosocomio. Chiunque può prenderne visione, fa sapere il servizio di Urbanistica del Comune in un avviso pubblico, e chiunque può, nei successivi venti giorni, formulare osservazioni al Piano stesso.

IN MERITO la giunta di Negrar, capitanata dal sindaco Roberto Grison, ha emesso il 7 marzo una delibera di adozione in cui prende atto che questo Piano risulta compatibile con il Pat (Piano di assetto del territorio) e con il Pi (Piano degli interventi) vigente, prevedendo di demolire edifici esistenti per 5.800 metri cubi e di arrivare a un volume massimo di 53.900 metri cubi per un’altezza massima di 23 metri e mezzo.

Più complessa e delicata, invece, la parte che riguarda la viabilità per le modifiche negli accessi previste dalla direzione generale del Sacro Cuore, che si trova in centro a Negrar ed è servito tanto da strade provinciali che comunali. L’ospedale ha individuato per il futuro un accesso unico per il pubblico lungo via Ghedini e vicino alla rotonda sulla provinciale 12 dell’Aquilio, quella abbellita con la meridiana monumentale. E su questo come su tanti altri aspetti, l’amministratore delegato dell’ospedale calabriano Mario Piccinini ha sempre dichiarato massima disponibilità al dialogo con il Comune e apertura verso soluzioni condivise.

COSÌ, vista la modifica dei flussi viabilistici che seguirà alla riorganizzazione e riqualifica del Sacro Cuore, la Giunta di Negrar lo scorso novembre aveva richiesto uno studio di viabilità che comprendesse l’analisi della zona tra viale Rizzardi e il ponte di Saga e aveva chiesto in fase istruttoria un parere sia alla polizia locale sia alla ditta Netmobility.

L’obiettivo era valutare la sostenibilità dell’intervento e le eventuali criticità. Su questo fronte nella delibera del 7 marzo si legge, come sintesi dei pareri acquisiti, che «la collocazione del nuovo accesso carraio a poco più di una decina di metri dalla rotatoria della provinciale 12, lungo il ramo di via Ghedini, necessita di una attenta valutazione e richiede massima attenzione progettuale. Le criticità indotte da tale posizione non devono essere in alcun modo sottovalutate».

E ANCORA: se da parte la soluzione proposta per un nuovo accesso su via Ghedini e non più lungo viale Rizzardi migliorerà la situazione su quest’ultima arteria oggi spesso ingolfata di auto, si prefigura invece «un aumento dei flussi verso via Francia e viale Europa dal 25 al 50 per cento». Perciò, per compensare, viene descritto come necessario «un anello di circolazione a senso unico attorno a via Francia e alla Palazzina Servizi, oltre alla riorganizzazione delle aste e dei nodi delle rete viaria afferente con particolare attenzione al nodo tra via Francia e viale Europa».

Camilla Madinelli

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