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Presenta il sequel
de «I Buddenbrook»
nelle stanze di Mann

Scrittore e grande appassionato di storia e letteratura tedesca, nonché numismatico, Damiano Cappellari, in arte Demian Planitzer residente in Valdadige ad Ossenigo (Dolcè), ha pensato bene di scrivere nientemeno che il sequel di I Buddenbrook di Thomas Mann, che ha presentato recentemente a Riva, Bressanone e al Goethe Zentrum di Verona, seguendo un po' gli spostamenti dello scrittore tedesco in Italia.

Oggi è a Palestrina (Roma) a Palazzo Colonna Barberini, proprio nelle stesse stanze che Thomas Mann frequentò da giovane, per la presentazione del libro Il giovane Hanno Buddenbrook, la parte mancante dei Buddenbrook di Thomas Mann.

«Come Demian Planitzer», racconta lo scrittore, «ho pubblicato due libri: Hanno Buddenbrook e Memorie di un Nummomane ovvero Tramonto di un collezionista di monete antiche, uscito a maggio di quest'anno. Come Damiano Cappellari, invece, ha scritto Emozioni Numismatiche ed Elogio della Numismatica. Ora sta scrivendo il libro-biografia Alla scoperta del Conte mantovano Alessandro Magnaguti, personaggio dimenticato ma grandissimo numismatico, scrittore, erudito e patriota del Novecento. «Considerato che  il Conte Magnaguti  aveva sposato la  contessa veronese Maria degli Albertini, mi chiedevo se fosse possibile lanciare un appello dando i miei riferimenti (ribaldoturrisendossenigo@alice.it) per reperire magari altro materiale», dice Cappellari. «Ricordo che due bellissimi libri del conte, Spirante lira ed Eco del mio rimpianto, sono stati stampati a Verona in Valdonega dai Mardesteig».

Ma come gli è venuta l'idea dello pseudonimor? «Non potevo firmare il sequel dei Buddenbrook di Thomas Mann, il più  famoso romanzo tedesco, con un nome italiano. Ecco quindi l'idea di Demian, anche in onore al romanzo di Hesse che io amo molto, e di Planitzer, cognome della mia bisnonna. E usare uno pseudonimo aiuta molto a staccarsi da sé stessi, quando si scrive».

Giancarla Gallo

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