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Pozzani punge Rossignoli
L’assessore gli risponde

Il sindaco Roberto Grison e l’assessore Fausto Rossignoli
Il sindaco Roberto Grison e l’assessore Fausto Rossignoli
Il sindaco Roberto Grison e l’assessore Fausto Rossignoli
Il sindaco Roberto Grison e l’assessore Fausto Rossignoli

L’adozione della Variante generale al Pat ha fatto discutere il Consiglio comunale, prima della votazione. Voto contrario è stato espresso dai consiglieri di minoranza Damiano Bonaldi (Forza Italia), Stefano Ceradini (Progetto Negrar) e Nicola Merci (Obiettivo Negrar), in generale intenzionati a prendersi altro tempo per approfondire tavole tecniche e documenti. Gianni Pozzani (Nuova Negrar) ha pungolato più volte tanto l’assessore Fausto Rossignoli quanto la maggioranza, ma è uscito dall’aula prima della votazione dopo un rapido battibecco con il sindaco Roberto Grison. «Siamo di fronte a una notevole mole di carte, la presentazione in consiglio prima del voto per l’adozione è stata utile a capire il taglio dato al provvedimento», spiega Merci ai colleghi di maggioranza. «Ora però non sono in grado di scendere nei particolari, rimanderò le mie osservazioni al consiglio in cui si dovrà affrontare l’approvazione». Bonaldi e Ceradini, dal canto loro, hanno chiesto chiarimenti ai tecnici riguardo per esempio superfici commerciali, misure di mitigazione, espressioni come «praterie xerofile» e «corridoio ecologico». Pozzani non ha risparmiato qualche frecciata all’assessore Rossignoli: «Sa parlare e ci ha venduto tutto molto bene, ma obiettivi come il no alle speculazioni edilizie, il no al consumo di suolo agricolo e il sì alle ristrutturazioni sono facili da sostenere. Detti da lui sembrano grandi novità, ma chi non li condividerebbe, al giorno d’oggi?». Poi si è rivolto polemicamente ai consiglieri di maggioranza mettendo in dubbio il loro coinvolgimento nella stesura della Variante: «Sanno di cosa stiamo parlando?». Prontamente hanno risposto Giorgio Zavarise - «Questa è una provocazione» - e Carlo Quinto: «Non ritengo necessario ribadire quanto è condiviso, se invece così non fosse sarei il primo a sollevare l’obiezione». Rossignoli ha ricordato più volte, nel corso della discussione, il lavoro di gruppo che è stato fatto tra tecnici e amministratori per giungere alla stesura del documento: «Ho contato in totale 36 riunioni, un numero cospicuo che dà la misura della serietà investita negli approfondimenti». Secco Pozzani: «Io non sono mai stato invitato, nemmeno a una». «Prendo il tuo richiamo con serietà», ha ribattuto Rossignoli. «Faremo una riflessione sulla possibilità della condivisione di quanto fatto fin qui». Il presidente del consiglio Paolo Zantedeschi ha rassicurato tutti, nel caso ce ne fosse bisogno: «L’occasione di condividere sarà data a tutti, durante il tempo delle osservazioni». C.M.

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