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Porta Santa nella chiesa
dell’ospedale Sacro Cuore

La chiesa interna dell’ospedale del Sacro Cuore
La chiesa interna dell’ospedale del Sacro Cuore
La chiesa interna dell’ospedale del Sacro Cuore
La chiesa interna dell’ospedale del Sacro Cuore

Porta Santa nella chiesa del Sacro Cuore, all’ospedale di Negrar, e per una settimana a seguire in tutte le cappelle della Cittadella della Carità. La apre oggi il vescovo Giuseppe Zenti, alle 17, con una solenne celebrazione. Così il Sacro Cuore Don Calabria sarà, fino al 7 ottobre, anche una particolare basilica giubilare in occasione della novena che porterà diritta alla festa di San Giovanni Calabria. Lo dispone un decreto del vescovo il quale ha stabilito che sarà Porta Santa anche quella della chiesa di San Zeno in Monte, a Verona, casa madre dell’Opera calabriana.

Le porte di tutte le cappelle dell’ospedale negrarese diventeranno a turno Porta Santa e ogni mattina, nella cappella che quel giorno sarà santificata al suo ingresso, è prevista la recita delle Lodi alle 7.30. Domani e giovedì parte la chiesa del Sacro Cuore, seguono il venerdì e sabato Casa Nogarè, il 3 e 4 ottobre Casa Clero, il 5 e 6 Casa Perez. La chiesa dell’ospedale Don Calabria, infine, sarà Porta Santa domenica e il 7 ottobre, giorno in cui alla Cittadella si celebrerà la festa di don Calabria con un giorno di anticipo rispetto al calendario (la festa liturgica vera e propria ricorre l’8 ottobre ma quest’anno cade di sabato e l’ospedale ha preferito anticipare per favorire la partecipazione).

«L’apertura della Porta Santa nelle chiese del nostro ospedale è un evento straordinario e un’occasione per vivere da vicino l’esperienza del Giubileo indetto da papa Francesco», sottolinea padre Miguel Tofful, Superiore generale dell’Opera calabriana. «Spero che operatori sanitari, ammalati, familiari, volontari e tante altre persone che frequentano il Sacro Cuore Don Calabria potranno e vorranno approfittare dell’occasione».

Durante il Giubileo il passaggio sotto la Porta Santa è considerato dalla Chiesa il segno del desiderio profondo di conversione e in questo caso, come ricorda papa Francesco, è anche il modo per sperimentare l’infinita misericordia di Dio e diventare a propria volta segno di misericordia. Inoltre, il passaggio della Porta Santa è per i credenti condizione indispensabile per accedere all’indulgenza, unitamente a confessione, comunione e preghiera secondo le intenzioni del pontefice. C.M.

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