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Partito l’esperimento
dei profughi giardinieri

Profughi impegnati in lavori socialmente utili: a circa un mese dall’accordo sottoscritto tra Prefettura, parrocchia di Fumane, Caritas diocesana e locale per l’ospitalità di quattro richiedenti asilo, un nuovo accordo con il Comune di Fumane ha permesso l’ avvio della sperimentazione di un impegno lavorativo a beneficio della comunità.

Da giovedì della scorsa settimana, alternativamente, per tutte le mattine, gli operai comunali sono affiancati dai quattro «ospiti», oltre che da tre lavoratori socialmente utili, nei lavori di mantenimento del verde, pulizia delle strade, taglio dell’erba nelle aree verdi e pulizia dei cimiteri.

In municipio, alla presenza dell’assessore ai lavori pubblici Maurizio Zantedeschi, al responsabile dell’ufficio e la squadra operai comunali, i quattro originari dell'Africa (tutti maschi, tre senegalesi di 19, 24 e 26 anni e uno di 37 anni proveniente dal Gambia) si sono incontrati con i responsabili del progetto di lavoro e il giorno successivo hanno iniziato il taglio dell’ erba e la pulizia delle aree antistanti il polo scolastico.

«Verificheremo l’andamento dell’impegno», dichiara l’ assessore Zantedeschi, «poiché anche per noi è una novità. Così come lo è per i nostri operai. Dal primo confronto non posso che dichiararmi bene impressionato. Con la mediazione del responsabile della cooperativa Il samaritano ho verificato la voglia e l’impegno dei quattro giovani rifugiati. Per noi è un’occasione di integrazione che intendiamo costruire senza indugi». La stessa impressione viene manifestata da Fernando Cottini, ex sindaco e molto impegnato nel sociale, che si è assunto il compito di referente comunale. «Non possiamo non considerare che questi giovani hanno scelto volontariamente di lavorare per il Comune di Fumane e che per loro l’uso di attrezzi meccanici, per noi usuali, diventa uno sforzo di inserimento e di formazione professionale. A piccoli passi pensiamo e proviamo a dar loro un percorso di inserimento, in attesa dell’ottenimento dell’eventuale permesso di soggiorno».

Il lavoro per il Comune sarà alternato alla partecipazione ai corsi di lingua italiana (tre dei quattro dispongono già una discreta conoscenza), alla partecipazione ad eventuali corsi (la cooperativa Hermete ha offerto la propria disponibilità a ospitarli in laboratori di formazione), alla pulizia della casa e giardino dove sono ospitati, alla gestione degli acquisti alimentari, alla preparazione dei pasti e alla partecipazione ad attività sportive così come è già avvenuto con il gruppo basket di Fumane. G.G.

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