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Parte «DiversArte»
Il via col coro del Ceod

Poesia e musica, parole e suoni per mostrare come diversità e normalità finiscano per compenetrarsi, nell’arte come nella vita, in base ai talenti di ciascuno. A partire da domani si terranno tre speciali incontri domenicali in orario aperitivo (inizio alle 18,30, ingresso libero) all’Osteria La Coopera di Arbizzano in via Stella: costituiscono il progetto «DiversArte», nato in sinergia tra diverse realtà del territorio e di Trento, col sostegno del Comune di Negrar.

Domani romperà il ghiaccio il coro Proviamo ad alzare la voce del Ceod Padre Filippo Bardellini di Ponton: i cantori, diretti da Marco Ledri, daranno prova delle loro qualità vocali e di quanto si divertono o imparano a cantare insieme. Nato sei anni fa, il coro è formato dagli ospiti del Ceod, dai loro genitori e da alcuni operatori.

L’obiettivo principale è «coinvolgere le famiglie in un progetto in cui gli adulti, con i loro figli, abbiamo l’opportunità di vivere un’esperienza musicale in una dimensione corale», spiega Ledri. Il nome Proviamo ad alzare la voce è tutto un programma e anche una sfida. «La speranza è farsi sentire da più persone possibili», conclude il direttore.

Domenica 23 ottobre sarà la volta di «Avevo un pregiudizio» che prende le mosse dal libro di Maria Grazia Chinato Avevo un pregiudizio. Viaggio tra formazione e poesia (Bonaccorso Editore, Verona, 2014) nato dopo un anno di laboratorio poetico insieme a ragazze e ragazzi con differenti disabilità che includono un deficit o ritardo cognitivo. Ad Arbizzano verrà a galla la loro passione e bravura nel verseggiare sulle cose della vita.

Infine, a novembre, alla Coopera i riflettori saranno puntati sul progetto musicoterapeutico Mente locale ideato nel Laboratorio di osservazione diagnosi formazione del Dipartimento di Psicologia e scienze cognitive dell’Università di Trento. Qui la musicoterapia, sotto la guida del professor Stefano Cainelli, è tra gli interventi abilitativi usati con bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico. Così, dopo varie tappe, la band Mente locale arriva anche in Valpolicella.

«Il progetto “DiversArte” è nato per incontrare la “speciale normalità” di artisti con disabilità o, forse, la “normale diversità” di ciascuno di noi», spiega a nome dei promotori Nicoletta Scappini, di Arbizzano.

Insieme a lei ci sono Ledri, Chinato e Cainelli, Annamaria e Francesco della Coopera, Davide Massignani. Aderiscono il Cfp e il Ceod dell’Istituto Casa Nazareth, l’Università di Trento, il iiceo delle scienze umane Calabrese-Levi di San Pietro in Cariano. «L’idea iniziale era presentare il libro di Maria Grazia e il laboratorio poetico», conclude Nicoletta Scappini. «Poi, grazie a incontri professionali e d’amicizia, si sono create le sinergie per unire diversi contesti». E il progetto si è potuto ulteriormente sviluppare. C.M.

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