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Paesaggi terrazzati
Esperti mondiali a Negrar

Il secondo fine settimana d’ottobre la Valpolicella ospita il Terzo Convegno Mondiale sui Paesaggi Terrazzati, promosso da ITLA (International Terraced Landscapes Alliance) e Regione, con Università di Padova e Venezia. ITLA da anni si occupa dell’agricoltura non industrializzata e dei contadini che la esercitano. Il primo convegno fu nel 2010 in Cina, il secondo nel 2014 in Perù, il terzo aprirà a Venezia il 6 e chiuderà a Padova dal 13 al 15. Dall’8 al 12 ottobre gli studiosi (150, da tutto il mondo) saranno ospiti in una delle 10 sedi italiane, in Trentino, Cinque Terre, Piemonte, Ischia, Pantelleria e altri. Il Comune di Marano farà da capofila, su invito di Antica Terra Gentile di Gorgusello (socia di ITLA da sempre) e ospiterà un gruppo di convegnisti sul tema «Qualità del cibo, qualità della vita». «Il tema sarà trattato», dice Giovanni Viviani, sindaco di Marano, organizzatore e referente dell’evento, «al Convegno di sabato 8 a Villa Spinosa di Jago di Negrar, organizzato con il Consorzio Tutela Vini della Valpolicella, sottolineando l’eccellenza dei nostri prodotti e il loro stretto legame con la Valpolicella, caratterizzata da un diffuso terrazzamento con muri a secco (marogne) e da particolari tipologie di case ed edifici rurali: ville, corti rustiche, villaggi in pietra. Amministrazioni e produttori locali hanno riservato particolare attenzione nel ridurre l’impatto delle tecnologie e rispettare l’equilibrio ambientale».

In programma, visita agli scavi al Tempio di Minerva, Breonio, Gorgusello, Parco delle Cascate di Molina, Grotta di Fumane, San Giorgio Ingannapoltron, con degustazione vini, prodotti locali e canti popolari. «Altro tema è la valorizzazione dell’agricoltura d’alta collina», spiega Viviani, «che punta su produzioni di nicchia e sulla rinuncia a tecnologie spinte, preferendo le tradizionali consolidatesi nei secoli attraverso meditate esperienze e con una vivace cultura di comunità basata sulla saggezza di generazioni di contadini; il sogno è non solo che non vada perduta la sapienza dei nostri avi ma che si riesca a conservare e sviluppare un millenario equilibrio con la nostra terra».G.G.

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