<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Non più case: l’ex Merci ospiterà una cantina

L’area ex Merci, a Pedemonte
L’area ex Merci, a Pedemonte
L’area ex Merci, a Pedemonte
L’area ex Merci, a Pedemonte

Gianfranco Riolfi Stop alle case sulla ex Merci: è maretta tra maggioranza e minoranza. Il Consiglio comunale di San Pietro in Cariano ha accolto la richiesta presentata dalla Centro Nord, proprietaria dell’area ex Merci di Pedemonte, di revocare il Piruea (la sigla indica i Programmi di riqualificazione urbanistica, edilizia e ambientale istituiti dalla Regione) relativo al compendio, riportando la destinazione urbanistica del terreno a quella originaria: in parte produttiva e in parte agricola. «Questo consentirà l’insediamento di una cantina, intervento certo più aderente alla vocazione del territorio, ed eviterà la realizzazione di nuove residenze», precisa il sindaco Giorgio Accordini. «Credo che sia un atto di buon senso dell’amministrazione, che si è prodigata per ottenere questo risultato. Rispetto a quando il Piruea è stato approvato nel 2005, sono certamente mutate la situazione economica e ambientale. Con la trasformazione urbanistica del terreno non ci sono più le condizioni per ottenere un beneficio a favore di tutta la comunità». Dopo i 135 mila metri cubi di edificabilità eliminati all’ ex area Lonardi, con l’approvazione della delibera in Consiglio comunale, ne vengono di fatto cancellati altri possibili 20 mila.« «LA DITTA CENTRO NORD si è inoltre impegnata a risarcire con 40.000 euro il Comune, per le spese legali e tecniche sostenute nel corso degli anni per questo intervento», sottolinea Accordini. «È un doppio risultato di cui siamo fieri, senza tener conto che, fatto non meno importante, la soluzione proposta porterà alla bonifica di un sito e di un edificio che rappresenta da anni un problema dal punto di vista ambientale, che sarà quindi valorizzato incrementando “l’economia pulita” del nostro territorio». Al momento del voto della delibera, le opposizioni hanno preferito uscire dall’aula: «Si è ritenuto di non partecipare a una decisione, come l’approvazione del risarcimento di 40 mila euro, privo di qualsiasi elemento di congruità», spiega Renzo Speri, consigliere della lista Valpolicella Bene Comune, «che potrebbe in futuro essere soggetta a impugnazione». Accordini commenta: «Spiace soltanto constatare che tutti i consiglieri di minoranza siano usciti dall’aula e non abbiano partecipato al voto, dimostrando ancora una volta che, quando si tratta di passare dalle parole ai fatti, preferiscono defilarsi per non assumersi alcuna responsabilità, rafforzando ancora di più la convinzione che è giusto e opportuno che stiano in minoranza». •

Gianfranco Riolfi

Suggerimenti