<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
A Praga

La direttrice dell'oculistica di Negrar prima donna premiata dall'Ervs

A Praga
La dottoressa Grazia Pertile
La dottoressa Grazia Pertile
La dottoressa Grazia Pertile
La dottoressa Grazia Pertile

È veneta la prima donna ad aver ricevuto dalla European Vitreo Retinal Society (EVRS) il premio «Relja Zivojnovic», nel corso del congresso annuale EVRS che si è tenuto a Praga nei giorni scorsi.

Si tratta della dottoressa Grazia Pertile, nata ad Asiago ma Verona ormai da 15 anni, direttore dell’Unità Operativa di Oculistica dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negar.

In 18 edizioni mai nessuna donna era stata insignita del riconoscimento intitolato dalla Società scientifica a un pioniere della chirurgia vitreoretinica europea. Il premio viene conferito annualmente ad uno specialista oftalmologo che a livello mondiale si è distinto in questa disciplina.

Al dottor Richard Spaide di New York è andato l’EVRS Award per i suoi studi sulla diagnostica delle patologie retiniche. L’European Vitreo Retinal Society è stata fondata nel 2001, ha sede a Bordeaux, è presieduta dall’italiano dottor Giampaolo Gini e conta circa 1.400 membri. Grazia Pertile, cinquantadue anni, originaria di Asiago, dal 2003 è a capo dell’Oculistica di Negrar, dopo aver conseguito la specializzazione all’Università di Maastricht (Olanda) e aver lavorato dal 1999 al 2003 presso il Middelheim Hospital di Anversa (Belgio).

Chirurgo di fama internazionale, fa parte dell’equipe per la realizzazione della RETINA artificiale fotovoltaica tutta made in Italy, progetto a cui partecipano il gruppo del professor Guglielmo Lanzani, fisico del Politecnico e direttore del Centro di nanoscienze e tecnologia dell’Istituto italiano di tecnologia (IIT) di Milano e quello del professor Fabio Benfenati, direttore del Dipartimento di Neuroscienze e neurotecnologie dell’IIT di Genova.

Sotto la sua guida, l’Oculistica del «Sacro Cuore Don Calabria» è diventata Centro di riferimento del Veneto per le malattie della retina e polo di attrazione da tutta Italia, con oltre il 60% dei pazienti con malattie retiniche provenienti da fuori regione.

Suggerimenti