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L’impegno di tanti volontari è il vero «motore» di Breonio

Le donne del paese sono l’asse portante dell’organizzazione
Le donne del paese sono l’asse portante dell’organizzazione
Le donne del paese sono l’asse portante dell’organizzazione
Le donne del paese sono l’asse portante dell’organizzazione

Alla Festa del Ciclamino tutti in servizio per Breonio. «Il nostro è un piccolo paese di 250 anime, ma quando c’è in ballo un evento locale, più di cento persone a vario titolo rispondono presente. Non contiamo chi ci potrebbe essere o meno. La festa è stata decisa. E la festa si farà. «Perché questo appuntamento è in favore del nostro paese, dove viviamo, dove ci conosciamo tutti e tutto quello che si organizza deve essere una condivisione corale. Perché con il ricavato di questa festa, grazie al nostro impegno e partecipazione, sarà distribuito sul nostro territorio, in opere solidali e beneficenza». Si presenta così Elena, una delle tante signore che hanno preso parte alla Festa del Ciclamino, in attesa di rimettersi il grembiule per la prossima festa, quella del Rosario, in programma a metà ottobre. «Siamo sempre piene di fiducia», prosegue Elena, «la disponibilità di rimboccarsi le maniche nelle persone di Breonio ha sempre dato altissime risposte nei tanti eventi che la Pro loco, diretta da Luca Piccoli, organizza annualmente. Perché oltre che rendere accogliente e gradevole ai turisti la loro permanenza in paese, hanno lo scopo di raccogliere fondi per scopi solidali, comunitari e per strutture come l’asilo e la scuola elementare». Perché, affermano convinte Elena, Lucia, Giovanna e molte altre signore che abitano a Breonio, «questi eventi ci toccano da vicino, ci coinvolgono e ci fanno sentire parte integrante di una comunità. E quando ci chiamano, noi siamo pronte, sappiamo trovare nella nostra routine domestica e professionale lo spazio per essere presenti e fornire il nostro contributo. Ancor di più valorizzato se questo nostro servizio ha come scopo finale un progetto solidale per la comunità». Un bell’esempio di amore per il proprio luogo di residenza che arriva dunque da Breonio, ma che potrebbe benissimo giungere da uno dei tanti paesi della provincia. Quello che racconta Elena ha qualcosa di speciale, quasi una favola d’altri tempi. Perché mette in evidenza la forza del volontariato puro e l’amore incondizionato per il luogo di residenza dei suoi abitanti, che quando sono chiamati per dare visibilità al loro paese non si tirano indietro ma si organizzano per migliore la riuscita dell’evento. «In questo servizio», fa notare Elena, «oltre alle donne ci sono molti giovani, mariti e fidanzati, che per sei giorni si immergono nei loro ruoli, chi in cucina, chi ai banchi della distribuzione, altri sono addetti al riordino dei tavoli e alla raccolta rifiuti. «E bisogna organizzarsi», aggiunge. «Un po’ di tempo prima si fa una riunione dove si prepara la lista della spesa. Noi donne ci troviamo nei giorni prima della festa a cucinare funghi e ciò che altro serve. Il giorno prima ci troviamo verso le 5.30 a impastare un centinaio di torte che poi portiamo al forno per la cottura. Alla sagra viene messo un cartellone dove ognuno inserisce il proprio nome negli orari nei quali è disponibile. «Quello che mi piace», continua Elena, «è che nessuno guarda a chi c’è e a chi non c’è e le correnti politiche spariscono, c’è uno scopo comune: il paese, il bene per il nostro paese. Con soddisfazione constatiamo che quanto ricaviamo viene utilizzato in opere per il paese ma anche in beneficenza ad associazioni ed anche una quota all’asilo e alla scuola elementare». E poi, conclude sorridendo, «insieme ci si diverte». •

R.C.

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