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Il sisma li aveva fermati
Ora vanno a Norcia a piedi

Il gruppo di pellegrini in un precedente viaggio a piedi
Il gruppo di pellegrini in un precedente viaggio a piedi
Il gruppo di pellegrini in un precedente viaggio a piedi
Il gruppo di pellegrini in un precedente viaggio a piedi

Una trentina di pellegrini partono oggi da Bure per dirigersi a Norcia e percorrere un tratto del cammino di San Benedetto, portando un po’ di conforto, preghiere e magari qualche sorriso alle popolazioni terremotate di quei luoghi. Il loro viaggio, che unisce fede, amicizia e voglia di tenere il passo, doveva tenersi lo scorso agosto, con partenza proprio nei giorni delle forti scosse di terremoto che hanno messo in ginocchio il Centro Italia. Scampati per pochissimo alle macerie e alla paura, i pellegrini furono costretti dagli eventi ad annullare il cammino. Tutto fu rimandato a data da destinarsi.

ORA QUELLA DATA è giunta. Una trentina di persone di Bure e di San Pietro in Cariano, in Valpolicella, ma anche di Verona e altri paesi della provincia, dai 40 ai 70 anni e più, partono per affrontare vari chilometri a piedi e fare tappa a Cascia, Leonessa, Poggio Bustone (noto come paese natale di Lucio Battisti) e Rieti. Qui arriveranno martedì, per poi fare ritorno in pullman in Valpolicella. Tutto avevano pensato, i pellegrini, quando si erano iscritti al viaggio promosso e organizzato dalla Polisportiva Bure. Ma di certo non avevano immaginato né di scampare per un soffio a un terremoto devastante né di andare in quei luoghi, a vari mesi di distanza, per trovarli martoriati e feriti. Partono comunque sentendosi carichi di buone intenzioni e capaci di portare almeno un briciolo di speranza. E allora, dopo aver condiviso in passato tanti momenti conviviali e di preghiera, lungo la via Francigena, il cammino di San Francesco o quello di Santiago di Compostela, hanno deciso di affrontare con la giusta carica anche questa nuova e particolare avventura a piedi tra Norcia e Rieti. Pronti a dare una mano, laddove dovesse servire. C.M.

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