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I canarini concedono il bis Bonamini vince due volte

Alessandro Bomanini con due esemplari di canarini vincenti
Alessandro Bomanini con due esemplari di canarini vincenti
Alessandro Bomanini con due esemplari di canarini vincenti
Alessandro Bomanini con due esemplari di canarini vincenti

Il canarino di Bonamini concede il bis. È un doppio successo quello che ha conquistato l'Agata topazio giallo mosaico maschio, nato e cresciuto nell'allevamento di Alessandro Bonamini, a Pedemonte di San Pietro in Cariano, che torna a cinguettare in Valpolicella con il medagliere arricchito da un titolo nazionale, conquistato al campionato italiano di Reggio Emilia e dal primo posto al 66esimo mondiale di ornitologia di Cesena (più di 4 mila i concorrenti). «La cosa che mi dà più soddisfazione», commenta l'allevatore, «è che pur essendo stato esaminato da due giudici diversi, uno francese e l'altro cubano, in entrambe le gare al mio canarino sono stati assegnati 94 punti». Per vincere, ogni esemplare deve soddisfare le esigenze dei meticolosi arbitri, che giudicano in base a parametri come forma, posizione, taglia, canto, colore, arricciamento e livrea. Per Bonamini la soddisfazione arriva dopo il disastro dello scorso anno, a seguito del quale il canaricoltore aveva deciso di chiudere baracca e burattini. Nel lungo viaggio di trasferimento dall'Italia al Portogallo, sede dei mondiali, 1500 esemplari da gara sono morti, probabilmente per asfissia, nel tir sul quale erano trasportati. «In quell'occasione ho perduto 3 dei miei canarini migliori», sottolinea amareggiato. «L'evento mi ha talmente colpito che mi è anche passata la voglia di partecipare alle competizioni». Ma la passione alle fine ha vinto sulla delusione cocente. Il ripensamento gli ha dato ragione. D’altra parte Bonamini è considerato un autentico maestro del settore: alleva canarini dal 1972 nel seminterrato di casa sua, dove vivono e si riproducono una settantina di volatili, con i quali fino ad oggi ha vinto 27 titoli italiani e scalato 14 podi mondiali, dei quali 9 primi 2 secondi e 3 terzi. «In questo campo le magie e le strane alchimie non servono a nulla», assicura. «Contano solo competenza e fortuna. Il segreto sta nell'accoppiamento. Si fanno diversi tentativi fino a trovare la coppia giusta che possa dare il canarino perfetto». •

Gianfranco Riolfi

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