<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Grondaie antipresa Il deterrente funziona»

La grondaia rivestita da un semitubo arrotondato in latta lucida
La grondaia rivestita da un semitubo arrotondato in latta lucida
La grondaia rivestita da un semitubo arrotondato in latta lucida
La grondaia rivestita da un semitubo arrotondato in latta lucida

Ugo Zanetti è un lettore che abita ad Arbizzano. Sull’Arena ha letto il servizio sui furti in serie in via Rovereto a Verona e ci ha scritto per raccontare della sua esperienza: «Anch'io, abitando allora al secondo piano di una palazzina di Arbizzano, sono stato vittima per due volte di un furto con modalità simili a quelle di via Rovereto, con introduzione dei malviventi dalle porte-finestre del poggiolo, dopo il loro arrampicamento da “acrobati” utilizzando presumibilmente le grondaie esterne». I carabinieri, quando è andato a denunciare i furti, gli hanno consigliato di rivestire le grondaie esterne con un semitubo arrotondato in latta lucida per ostacolare la presa dei malviventi. «E finora ha funzionato», ha scritto. E ci ha inviato foto del deterrente, consigliando agli abitanti di via Rovereto, e a chiunque, di adottarlo. «La prima volta che avevo subito un furto era notte, finché tutta la mia famiglia dormiva», racconta. «I ladri hanno poi usato un sonnifero spray e hanno asportato dalla camera da letto, con noi ignari dormienti, portafogli dalle tasche dei pantaloni, scegliendo solo le poche banconote e lasciandovi fortunatamente i documenti, oltre ad alcuni astucci e cofanetti contenenti alcuni monili, dai quali hanno accuratamente scelto solo quelli in oro, lasciandovi gli altri di bigiotteria. Evidentemente oltre che acrobati erano anche esperti di gioielleria». «IL SECONDO FURTO», prosegue, «è stato subito un paio di anni fa durante “l'invasione” di ladri nella Valpolicella che, vista l'ignavia dei sindaci in difesa dei cittadini, ha dato origine alla costituzione spontanea di un gruppo Facebook per la segnalazione on line degli ìndividui sospetti, spesso stranieri, aggirantisi nella contrada, oltre che per la comunicazione in tempo reale dei furti appena subiti al fine di allertare il vicinato, malgrado la non-collaborazione da parte dei sindaci. Nel mio caso il furto è stato architettato durante l'assenza per un paio di notti di tutta la famiglia, ed anche questo è stato commesso previa la scalata al poggiolo del secondo piano con successivo verosimile impiego di attrezzi tipo piede di porco per forzare la porta-finestra ed entrare nell'appartamento, questa volta indisturbati data la nostra assenza evidentemente presegnalata da basisti loro amici (o connazionali?)». «In quel periodo molti appartamenti della zona venivano ripetutamente “visitati”, favoriti dalla scarsezza numerica delle forze dell'ordine, impotenti di fronte alla sfrontatezza dei malviventi generata dall'impunità.

Suggerimenti