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Droga in auto, si dà alla fuga
e finisce contro uno scuolabus

Il maggiore Arvoti, il luogotenente Dalton e il maresciallo Bernabei in conferenza stampaLo stupefacente sequestrato dai carabinieri di Caprino e Negrar DIENNE FOTO
Il maggiore Arvoti, il luogotenente Dalton e il maresciallo Bernabei in conferenza stampaLo stupefacente sequestrato dai carabinieri di Caprino e Negrar DIENNE FOTO
Il maggiore Arvoti, il luogotenente Dalton e il maresciallo Bernabei in conferenza stampaLo stupefacente sequestrato dai carabinieri di Caprino e Negrar DIENNE FOTO
Il maggiore Arvoti, il luogotenente Dalton e il maresciallo Bernabei in conferenza stampaLo stupefacente sequestrato dai carabinieri di Caprino e Negrar DIENNE FOTO

Quando a novembre l’operaio veronese Lucio Dragoni ha visto che i carabinieri avevano iniziato a inseguirlo, pur di scappare era finito in retromarcia contro uno scuolabus, per fortuna senza ragazzini a bordo. Così in quell’occasione i reati contestati al trentottenne veronese furono resistenza e spaccio. L’uomo era stato bloccato a Sega di Cavaion dai carabinieri del radiomobile di Caprino.

Le indagini su di lui, da parte del nucleo operativo andavano avanti da tempo, già nel 2011 l’uomo era stato arrestato per droga. A inizio novembre, i militari erano appostati nella zona industriale di Volargne e hanno visto Rachid Rhoulam, 35 anni, che cedeva droga Dragoni.

Per questo lo hanno seguito e quindi inseguito. Sull’auto dell’uomo hanno trovato mezzo chilo di hashish, e 27 grammi di cocaina. Nella sua casa sono stati trovati altri 122 grammi di hashish e 239 di marijuana. Dragoni è stato dunque arrestato e portato a Montorio.

Dopo l’arresto i militari hanno continuato comunque le indagini sul marocchino Rhoulam, 35 anni, fabbro, che ha il capannone ad Arbizzano, dove svolge la sua attività. Per lui è stato fatto quello che si chiama arresto differito. È lì ad Arbizzano che il 16 novembre, al termine di numerosi servizi di osservazione i militari hanno arrestato Rhoulam assieme a Lino Brunelli, 54 anni, operaio, ma non dipendente del marocchino. Negli uffici di Rhoulam, in uno degli armadi, i carabinieri hanno trovato un chilo e mezzo di cocaina, 6.8 chili di hashish e 31 grammi di marijuana. E così per loro è scattato l’arresto per detenzione fine spaccio.

Durante la perquisizioni i militari hanno trovato delle chiavi e le successive indagini hanno portato a Castelnuovo del Garda, lo aveva affittato Rhoulam, e al suo interno era nascosto un altro chilo di cocaina in mattonella con impresso il logo del tulipano.

In tutto sono stati sequestrati 2.5 chili di cocaina; 7.4 chili di hashish; 270 grammi di marijuana e circa diecimila euro. La droga sul mercato avrebbe fruttato oltre 150mila euro.

La piazza a cui era destinata era la Valpolicella e parte di Verona. È probabile che lo smercio andasse avanti da tempo e che il marocchino fosse l’importatore, mentre i veronesi i distributori al dettaglio dello stupefacente.

Alessandra Vaccari

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