<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Comodo e socializzante
È il nuovo risciò solidale

Il risciò solidale; si ispira a un modello consolidato e di successo nei Paesi del Nord Europa Il risciò alla recente Sagra dell’anguria a Bure
Il risciò solidale; si ispira a un modello consolidato e di successo nei Paesi del Nord Europa Il risciò alla recente Sagra dell’anguria a Bure
Il risciò solidale; si ispira a un modello consolidato e di successo nei Paesi del Nord Europa Il risciò alla recente Sagra dell’anguria a Bure
Il risciò solidale; si ispira a un modello consolidato e di successo nei Paesi del Nord Europa Il risciò alla recente Sagra dell’anguria a Bure

La solidarietà in Valpolicella viaggia sul risciò. Si chiama «Risciò solidale» il progetto nato dall’amministrazione comunale e dalla Casa di riposo carianese, che ha attivato un servizio di trasporto con la versione moderna di questi mezzi a pedale, fino ad oggi conosciuto più a Calcutta che a San Pietro in Cariano. In molti l’avranno visto girare anche alla recente Sagra dell’anguria a Bure.

Si tratta di un veicolo a pedalata assistita, dotato di un pannello fotovoltaico funzionale che permette un notevole risparmio energetico per la carica della batteria, e omologato per il trasporto di due passeggeri, oltre al conduttore. Il risciò è a disposizione del comune carianese il mercoledì e il venerdì, per il trasporto di anziani e turisti, che hanno così l'opportunità di godere delle bellezze di questo territorio muovendosi in compagnia in modo lento e divertente, nel pieno rispetto della mobilità sostenibile. Il servizio è gestito da persone svantaggiate e coinvolte in un percorso di reinserimento sociale, messo a disposizione di anziani e disabili, nell'ottica dello sviluppo di reciproci rapporti di solidarietà ed arricchimento emotivo.

L’iniziativa si ispira a un modello consolidato e di successo che nei Paesi del Nord Europa ha indotto a ripensare il concetto di mobilità e di sollievo per le fasce cosiddette «deboli» della popolazione, come gli anziani e le persone con disabilità. Con il supporto tecnico e organizzativo di Chiara Brizzolari, direttrice della Casa di riposo, il risciò è attivo anche per gli ospiti della residenza per anziani.

Adottando gli opportuni accorgimenti, anche i nonni che hanno problemi di mobilità possono così riprendere i contatti con il territorio circostante e con i luoghi in cui sono vissuti. «Lo scopo della Casa di riposo», sottolinea Brizzolari, «non dovrebbe essere solo diminuire la malattia ma anche aumentare il benessere degli anziani, facendo fronte sì ai loro bisogni materiali ma occupandosi anche di immateriali, di tipo relazionale».

Gianfranco Riolfi

Suggerimenti