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Campo di calcio, fischio d’inizio
del rifacimento atteso da anni

Sono iniziati i lavori di rifacimento del campo da calcio, agli impianti sportivi in centro a Negrar. Sono lavori attesi da molti anni da tutti, in paese: dalle società sportive ai genitori e ai cittadini tifosi del pallone. Ora è partito - finalmente, sospirano in tanti - il cantiere per il primo lotto del progetto generale dell’ amministrazione comunale Grison: prevede la riqualificazione dell’intera area sportiva del capoluogo, a fianco della scuola primaria, nell’ambito della più generale sistemazione della parte nord del paese.

Il progetto è stato redatto dall’ingegner Marco Finazzi, con studio professionale nel Bresciano. Comporta una spesa complessiva, per questo primo lotto, di 510mila euro finanziati interamente dal Comune con fondi di bilancio.

I lavori se li è aggiudicati un’ azienda bergamasca, la Artedil di Campennì Rocco & C. Il progettista e la ditta costruttrice, sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Bruno Quintarelli, sono entrambi specializzati in impianti sportivi. «Il manto del campo da gioco sarà sintetico, più facile da mantenere e rispondente alle necessità calcistiche. Le dimensioni saranno adatte a far giocare tutte le squadre fino alla Prima categoria», continua Quintarelli. Ricorda poi che esistono vari campi «minori» dislocati nelle frazioni, da San Vito a Mazzano, da Prun a Montecchio. «Il ragionamento deve essere complessivo», dice, «e deve tener conto di tutti i campetti da gioco disponibili».

Di certo, finora, la parte critica era nel capoluogo, dove gli impianti sono rimasti fermi a trent’anni fa. Da tempo le società sportive negraresi si lamentavano per le condizioni del campo, datato e rovinato al punto da essere spesso impraticabile. Condizioni, del resto, sotto gli occhi di tutti i passanti.

Da decenni, a Negrar, si discute a vari livelli della necessità di impianti sportivi nuovi, con il nodo del dove: meglio rifarli nello stesso posto o farli traslocare altrove? Da decenni le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno prospettato una dopo l’altra la loro soluzione in proposito. Idee o accordi per costruirli altrove, però, rispetto al centro del capoluogo, non sono mai andati in porto. Nel frattempo lo spazio a disposizione, con la crescita a dismisura delle aree edificabili, si è striminzito sempre più. Per non parlare delle risorse pubbliche. Infine alle ultime elezioni amministrative, nella primavera 2014, uno dei temi più accesi della campagna elettorale erano gli impianti sportivi di Negrar.

Ora l’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Grison concretizza. Dopo anni e anni di discussioni, ricerche e trattative, il campo da calcio non si sposta dal centro, ma sarà nuovo. E dopo il campo toccherà al resto. Il secondo e il terzo lotto del progetto, in programma a partire dal 2017, prevedono la sistemazione dell’area degli spogliatoi e di quella che oggi ospita il campo da tamburello. Quest’ultimo dovrà lasciare il posto a un’area verde a disposizione della scuola e del paese.

I giocatori e gli appassionati che fanno capo alla società del tamburello di Negrar dovranno andare altrove ad allenarsi o disputare le partite. «Abbiamo sempre dialogato con loro e spiegato le nostre ragioni, basate sulle necessità della comunità», spiega l’assessore Quintarelli. «Da anni quello spazio è destinato ai bambini della scuola primaria». Aggiunge il sindaco, Roberto Grison: «Alla fine bisogna fare delle scelte. La scuola ospita oggi 230 alunni e hanno bisogno di un’area esterna adeguata». Garantiscono, comunque, che il tamburello non sarà abbandonato a se stesso: «Il dialogo è sempre in corso e ci sono, al momento, almeno due porte aperte».

Camilla Madinelli

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