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Anche Domegliara commemora la ritirata

La ritirata di Russia e la battaglia di Nikolajewka verranno ricordate domenica anche a Domegliara dall’amministrazione comunale di Sant’Ambrogio,in collaborazione con il gruppo alpini presieduto da Giuseppe Coato. Gli eventi si svolsero 75 anni fa, dal 12 al 26 gennaio 1943, e costarono la vita a decine e decine di migliaia di alpini dell’Armir, il corpo di spedizione mandato in Unione sovietica da Mussolini a combattere a fianco dei nazisti. I sopravvissuti si salvarono aprendosi un varco. Purtroppo, da tre anni sono venuti a mancare gli ultimi due reduci dalla Russia ancora in vita: il cavalier Severino Beghini e il cavaliere ufficiale Giuseppe Cinetto che annualmente narravano le gesta compiute che si conclusero il 26 gennaio con la feroce battaglia di Nikolajewka. Due anni dopo, un’altra data passata alla storia: il 27 gennaio 1945 fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz. Gennaio ritorna a ricordare questi fatti anche con il Giorno della memoria e con la scomparsa il 24 gennaio 2000 di monisgnor Luigi Fraccari, legato a quelle pagine per aver visitato alcuni campi di concentramento in Austria e Germania. «Gli atroci eventi che commemoriamo sono legati a due località ben precise: Auschwitz e Nikolajewka, dove la cattiveria umana ha vergato con il sangue la recente storia dell’umanità», spiegano gli organizzatori della giornata. All’interno del cippo che costituisce il monumento ai caduti in piazza Unità d’Italia a Domegliara, da alcuni anni è conservata un’urna con la terra di Nikolajewka. L’appuntamento è alle 9,30: sarà deposta una corona d’alloro in memoria dei caduti. Il sindaco Roberto Zorzi invita la popolazione a partecipare e le associazioni ad essere presenti con labari e gagliardetti. M.F.

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