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Alla Festa dei vini
doppio premio
al Recioto classico

Numeri ed eventi importanti alla 58a edizione della tradizionale Festa dei Vini classici della Valpolicella che si tiene a Pedemonte. Ieri è stato presentato il programma nella cantina Nicolis di San Pietro in Cariano con la cerimonia di investitura dei nuovi cavalieri dello Snodar (Sovrano e Nobilissimo Ordine dell’ Amarone e del Recioto). Lo storico Comitato organizzatore, presieduto da Livio Schiavone, ripropone per domani la Magnalonga per il ventesimo anno consecutivo.

«La qualità del cibo e i vini sono i nostri punti di forza», dice Schiavone. «Il percorso copre otto chilometri, lungo i sentieri sterrati, sul tragitto presumibile della Via Claudia Augusta verso i resti del castello di Castelrotto, con sette tappe enogastronomiche in ville, chiese e cantine. I marciatori del buongusto potranno godere di scorci spettacolari di paesaggio oltre che di prelibatezze della cucina locale e di ottimo vino della Valpolicella». Tutto gira attorno al concorso del Recioto classico, doppio premio con due commissioni di giurati, aperto alle aziende agricole della Valpolicella.

«La commissione giudicatrice, composta da enotecnici, si riunisce nella sede del Consorzio Tutela Vini», continua il presidente, «mentre i giurati popolari sono ospiti della cantina Bolla di Pedemonte». I migliori vini saranno premiati in piazza San Rocco lunedì 1° maggio.

Nello stesso giorno si svolgerà il classico Palio delle Botti all’ottava edizione, collegato al circuito nazionale dell’associazione Città del Vino, che rievoca una tradizione di metà ’500. La simpatica competizione ha ottenuto in questi anni grande successo, con la partecipazione di comuni veneti e non solo alla Festa dei Vini di Pedemonte.

«L’intento è migliorare e aumentare la proposta turistica e promozionale del territorio della Valpolicella», spiega Mario Simone Lonardi, «anche con la visita di alcune cantine da parte delle squadre ospiti, che possono essere al massimo dieci, secondo il regolamento». Oltre all’agguerrita formazione di San Pietro In Cariano-Pedemonte si sfideranno, a far rotolare a spinte una barrique su un percorso prestabilito, le squadre di Avio (Trento), Ghemme (Novara), Refrontolo (Treviso), Valdobbiadene (Treviso), Vittorio Veneto (Treviso) e Cavriana (Mantova). Ma c’è tempo fino al 25 aprile per eventuali nuove iscrizioni (scrivere a paliobottipedemonte@gmail.com o telefonare a Mario Simone Lonardi al 348.4418979). La competizione si svolgerà con qualsiasi tempo il 1° maggio alle 15,30; le premiazioni alle 18 con prodotti tipici locali a tutti i partecipanti ed alla squadra vincitrice andrà il drappo del Palio delle Botti e il diritto di partecipare alla finalissima organizzata dall’associazione Città del Vino a rotazione in città diverse, che vedrà in competizione le dieci finaliste del Palio nazionale, provenienti da tutta Italia.

La gara consiste nel far rotolare una botte da 500 litri lungo un percorso compreso tra un minimo di 600 metri a un massimo di 1.500 metri che deve attraversare le vie della Città del vino; la barrique dovrà essere spinta da due «spingitori» alla volta, non di più, pena la squalifica.

«C’è un progetto di solidarietà che il comitato festa vini, Amarathon e parrocchia di Pedemonte hanno deciso di appoggiare», aggiunge Lonardi. «Già lo scorso anno la parrocchia aveva raccolto fondi destinati alla parrocchia di Tolentino, paese delle Marche in provincia di Macerata, colpito dal terremoto. Anche quest’anno parte dei proventi della festa saranno devoluti a favore di questo comune».

Giancarla Gallo

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