Ma che sapore ha, l’avventura? È diventato un appuntamento fisso, tra fine aprile e i primi di maggio, l’incontro di approfondimento sui romanzi e la figura di Emilio Salgari seguito da un pranzo salgariano con un menu a tema che farebbe leccare i baffi pure al solitario e malinconico Corsaro Nero. Il ritrovo è fissato quest’anno per venerdì 28 aprile, all’istituto professionale alberghiero Angelo Berti a Chievo, dal team di organizzatori formato dall’associazione e rivista Ilcorsaronero, dalla rivista Pantheon-Il Magazine di Verona, dall’Università del Tempo libero di Negrar e dal Comune di Negrar. In pratica, si tratta di parte della nutrita squadra che organizza il premio biennale di letteratura avventurosa intitolato a Emilio Salgari e altri eventi culturali, a cadenza annuale, per tenere vivo in Valpolicella e a Verona l’interesse verso il romanziere.
Il 28 aprile il primo appuntamento della giornata è alle 10.45, nella sala conferenze dell’istituto scolastico. Anzitutto viene presentato il libro di Roberto Fioraso I meravigliosi pranzi di Capitan Salgari. Ricettario eno-etnogastronomico, pubblicato da Infoval (casa editrice di Grezzana) e curato da Gallo e Bonomi, con illustrazioni di Pisani.
Poi ci sarà l’intervento di Massimo Tassi sullo scrittore americano Robert Ervin Howard, il «Salgari americano», e sul libro Un barile d’ambra grigia. Inizia poi alle 12,45 il pranzo salgariano ispirato a viaggi ed esplorazioni. Prenotazioni, fino a esaurimento posti, al numero 338 4637391. Costo: 30 euro, che andranno a finanziare la didattica per gli studenti del Berti.
Il menu, ideato da Fioraso ed elaborato dal professor Eugenio Ghiraldi dell’istituto alberghiero a Chievo, s’ispira ai romanzi di Salgari cosiddetti italiani, ossia Le novelle marinaresche di Mastro Catrame, I Robinson italiani, La Stella Polare e il suo viaggio avventuroso, I naviganti della Meloria.
Per capirci, si parte da un antipasto a base di salumi, formaggi e olive, si arriva a una zuppa di pesce genovese e ai maccheroni come primo, si prosegue con stoccafisso in umido con cipolle rosse di Tropea e al carpaccio sfizioso di carne salada con noci, pinoli, sedano e mele. Non poteva mancare il dolce, anzi due: torta con miele e yogurt alla vaniglia, frittelle alla crema.
Ad accompagnare le pietanze ci saranno i vini Durello dei Lessini e i rossi della Valpolicella dell’azienda agricola La Quena di Negrar.
Niente di meglio per buone forchette e «winelover», per appassionati di libri e per chi non si stanca mai di viaggiare con la fantasia, anche a tavola. C.M.