L’ambasciatore del Mali in Italia, Bruno Maiga, nelle scorse settimane è stato in Valpolicella in forma privata e nell’occasione ha incontrato l’amministrazione comunale negrarese e alcune associazioni locali attive nella solidarietà e negli aiuti verso l’Africa.
A Negrar, poi, l’ambasciatore ha fatto conoscenza con i «Pacifici», il simbolo della pace e della cooperazione internazionale che è parte di un articolato progetto che da tempo sta coinvolgendo le scuole, alunni e insegnanti, servizi sociali comunali e famiglie. Un progetto che quest’ anno, il 22 e 23 ottobre, segnerà un importante traguardo portando a Negrar il sesto convegno nazionale della Rete di Cooperazione educativa.
Maiga è stato per molti anni ministro della cultura, nel suo Paese, ed è divenuto ambasciatore a Roma da 18 mesi. Quest’estate è venuto in provincia di Verona privatamente, per fare visita a un vescovo suo conterraneo che si trova in Italia per motivi di salute. Ma un diplomatico è pur sempre un diplomatico e lui, seguito passo passo dalle forze dell’ordine, ha molto gradito l’accoglienza e l’ospitalità ricevute tanto da alcuni privati cittadini quanto dagli enti locali.
In municipio è stato accolto dall’assessore negrarese ai servizi sociali, Ulyana Avola, e dal presidente del consiglio comunale Paolo Zantedeschi. Insieme a loro, nella sala consiliare, c’erano la presidente della Cooperativa Valpolicella Servizi Marisa Bertocco e il percussionista nell’ orchestra dell’Arena di Verona Carlo Miotto con le volontarie dell’associazione Metis Africa Adriana Cappello e Rita Fantin. In Mali, infatti, Metis Africa sostiene la popolazione Dogon (una delle principali etnie locali) che vive nei villaggi sull’altopiano di Bandiagara. A fare da interprete dalla lingua francese, inoltre, c’era il fisico nucleare Vincent Togo, nativo di un villaggio Dogon ma da molti anni in Italia.
«È stato un incontro molto interessante e proficuo, un momento prezioso di riflessione», commenta Avola. «L’ ambasciatore ha rivolto un appello a tutti affinché il suo Paese venga conosciuto meglio e visitato dagli italiani. Poi abbiamo discusso insieme dei numerosi e positivi progetti in corso tra l’Italia, il Mali e altre nazioni dell’Africa subsahariana e magrebina: spesso non se ne parla, ma ci sono e funzionano bene».
In questa cornice l’assessore al sociale ha consegnato a Maiga, come dono simbolico, una figurina di cartone che rappresenta appunto un «pacifico», in segno del fermento che sta attorno a questo progetto di pace.
Infine, Avola ha invitato non solo l’ambasciatore maliano a tornare in Valpolicella, ma anche il fisico nucleare Togo. «Scrive fiabe multietniche e un incontro tra lui e gli alunni, in biblioteca come nelle scuole, sarebbe molto bello e costruttivo», conclude Avola.
«C’era una volta un fisico nucleare che scriveva storie con protagonisti popoli diversi…»: non male davvero, come storia da raccontare.