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San Valentino per il sindaco

Sboarina: «È stata Alessandra a farmi
la proposta... sono un tipo burbero»

San Valentino per il sindaco
Il sindaco Federico Sboarina con la moglie Alessandra Canova
Il sindaco Federico Sboarina con la moglie Alessandra Canova
Il sindaco Federico Sboarina con la moglie Alessandra Canova
Il sindaco Federico Sboarina con la moglie Alessandra Canova

Ci sono amori da colpo di fulmine e amori che si conquistano grazie a un'opera incessante di confronto, scontro e mediazione. Tesi, antitesi, sintesi. La sintesi, il sindaco Federico Sboarina e la moglie Alessandra Canova, l'hanno raggiunta il 25 luglio del 2015, quando sono convolati a nozze in una chiesetta di Belluno: un'unione suggellata dall'arrivo di Jacopo, lo scorso 31 marzo, e da quello imminente della secondogenita. Ma la loro storia, fatta di tanti alti e bassi e di difficili tira e molla, viene da lontano.

 

«Ho conosciuto Alessandra nel 2007, durante una vacanza al mare, in Salento, con amici comuni: l'avevo già incontrata qualche volta in città, ma quei giorni sono stati l'occasione per parlare un po' di più e conoscerci meglio», racconta il sindaco. «Al rientro abbiamo iniziato a vederci sempre più spesso e a frequentarci, anche se il percorso non è stato lineare. In genere le coppie iniziano a litigare con il tempo, o dopo il matrimonio, noi invece abbiamo fatto il percorso inverso. Ci sono stati molti alti e bassi subito, perché entrambi abbiamo un carattere forte. Con il tempo però abbiamo imparato a mediare, a smussare gli angoli di fronte a mille contrasti, sempre guardando nella stessa direzione, e così abbiamo costruito le fondamenta del nostro rapporto: un rapporto franco, diretto, intenso», rivela. «In realtà, la stessa cosa è accaduta anche con i miei migliori amici, che lo sono diventati dopo un inizio difficile. Sia con la Ale, sia con le mie amicizie più profonde, il rapporto si è sviluppato in modo un po' turbolento, ma questo ha portato a creare delle basi più solide».

 

È un Federico Sboarina inedito, quello che si racconta alla vigilia della ricorrenza di San Valentino, grande festa per Verona, in particolare da quando è stata lanciato l'evento Verona in Love. Ma com'è arrivato il primo cittadino a scambiarsi le fedi con Alessandra Canova, di professione restauratrice, originaria di Belluno ma con radici veronesi in famiglia? «Ad essere sinceri, io sono un po' burbero, me lo ha chiesto lei», racconta sorridendo, un po' schermendosi. «Nell'ottobre del 2014 avevamo frequentato il corso fidanzati», racconta il sindaco, tornando indietro con il pensiero.

 

«Il 31 gennaio del 2015 siamo andati in trasferta a Palermo per la partita dell'Hellas. Erano i giorni dell'elezione di Mattarella a presidente della Repubblica, ricordo che c'era freddissimo, pioveva e tirava un forte vento. Io e Alessandra siamo usciti a cena e, proprio in quell'occasione, lei mi ha chiesto quando ci saremmo sposati. Così abbiamo fissato la data: il 25 luglio, a Belluno. Anche se, in realtà, poi abbiamo ripetuto la cerimonia, davanti a don Carlo Vinco, il 19 settembre sul lago, a Lazise: scherzando dico sempre che sono l'unico a essersi sposato due volte, ma con la stessa donna». Un passo importante, che il sindaco è orgoglioso di aver compiuto. «Oggi io sono innamoratissimo e posso dire che per me è come se fosse San Valentino tutti i giorni», conclude. «Il momento più bello della giornata è quando torno a casa e trovo Alessandra e Jacopo ad aspettarmi: la famiglia è ciò che dà senso a tutto».

 

M.TR.

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