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SICUREZZA

Ponti instabili
e la Provincia
è al «verde»

Il ponte di Stallavena (AMATO)
Il ponte di Stallavena (AMATO)
Ponti a rischio

Il ponte di Torretta, a Legnago, è stato chiuso a metà: troppo degrado, poca sicurezza. Stessa situazione per quello di Santa Teresa in Valle, che avrebbe bisogno di una importante manutenzione. Poi c’è il ponte di Roverè dove pochi giorni fa, per gli stessi problemi, è stato imposto il senso unico alternato. Infine quello di Stallavena, dove le crepe, ben visibili, non danno certo un senso di stabilità. Qui i tecnici provinciali stanno facendo le pulizie e lunedì i rocciatori esperti si caleranno per verificarne la sicurezza e stabilire, di conseguenza, eventuali provvedimenti. O meglio, limitazioni. Perché soldi per intervenire la Provincia, responsabile di queste infrastrutture, non ne ha.

 

«L’ho detto anche ai miei consiglieri: dobbiamo reperire fondi, altrimenti non possiamo fare nulla», sbotta il presidente Antonio Pastorello. Che se la prende con il Governo «che lo scorso anno ci ha prelevato 49 milioni e mezzo di euro: o glieli davamo o se li prendevano, non avevamo alternative. È un ladrocinio verso tutti i cittadini», si lamenta, «perché Roma non può imporci delle responsabilità tenendoci però con le mani legati. O ci danno i fondi necessari per gestire le materie che ci sono state delegate, la manutenzione di scuole, strade, ponti, o ci tolgono queste responsabilità. Perché, se succede un disastro, veniamo bastonati noi. Oltre al danno la beffa, insomma». 

Francesca Lorandi

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