Almeno una su 7 delle persone che stanno partecipando allo screening sulla salute di coloro che sono esposti alla contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche dovrà accedere al secondo livello del monitoraggio. Ovvero la «diagnosi tempestiva di eventuali patologie croniche possibilmente correlate ai Pfas».
A fornire il quadro dei possibili effetti sulla salute è una delibera adottata dalla Giunta regionale il 13 giugno scorso e pubblicata in questi giorni. Nell’area colpita sono compresi anche molti comuni veronesi: Veronella, Zimella, Albaredo, Cologna, Bonavigo, Minerbe, Pressana, Roveredo, Legnago, Boschi Sant’Anna, Bevilacqua, Terrazzo ed Arcole. Con l’atto della Regione viene attivata quella che, di fatto, è la fase di presa in carico delle persone potenzialmente «ammalate da Pfas».