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Visite a Malga Derocon, l’oasi
di cervi, camosci e marmotte

Riaprono domani le visite all’area floro-faunistica di Malga Derocon di Erbezzo, inserita nel Parco della Lessinia e affidata dalla scorsa estate alle cure di Legambiente Verona. L’area, nata circa 15 anni fa, offre ai visitatori l’opportunità di osservare da vicino cervi e camosci. Non solo: vi scorrazzano libere tante marmotte, anch’esse ben visibili, oltre a una fauna di piccoli mammiferi forse meno visibili, ma altrettanto interessanti. Ci sono pannelli descrittivi che indicano le caratteristiche delle specie faunistiche, delle piante presenti e raccontano momenti dell’attività tradizionale di allevamento del bestiame e lavorazione del formaggio che veniva svolta in passato nella malga. Sono questi gli aspetti evidenti di un’attività divulgativa che la malga ha svolto finora.

Da quest’anno Legambiente Verona oltre a mantenere quelle già presenti, aggiunge altre attività sul piano della ricerca. Sarà spiegato domani nella giornata inaugurale della stagione. Alle 11 partirà la visita guidata al percorso 1 che si snoda sul sentiero nel bosco, incontrando tabelle con la descrizione degli ungulati presenti: cervi e camosci, ma anche uccelli come la poiana, per passare accanto alle marogne e alla carbonaia, segni di attività umane del passato. Alle 12 si terrà la cerimonia inaugurale, alla presenza del sindaco di Erbezzo Lucio Campedelli, di rappresentanti del Parco e dei Comuni dell’Alta Lessinia. Nel pomeriggio, alle 15, seconda visita guidata alla Giassara, alle voliere e alle pendici del monte Scriccio.

Chiara Martinelli, presidente di Legambiente Verona, illustrerà la prospettiva che l’associazione intende dare all’area didattica di Malga Derocon: un’azione di salvaguardia e valorizzazione ambientale attenta alla promozione di percorsi scientifici e didattici.

Varie scuole hanno effettuato finora visite a Malga Derocon, visite che continuano in questo mese. Si stanno avviando ricerche su aspetti naturalistici dell’area tramite tesi di laurea, intese con fondazioni scientifiche per sviluppare ricerche finora mai effettuate. Inoltre partiranno da questa estate dei sentieri di collegamento fra l’interno e l’esterno dell’area, il tutto finalizzato a creare un’area floro-faunistica tematizzata sulle varie presenze vegetali e faunistiche che si possono osservare nell’area, ed un percorso guidato da realizzare nel territorio dell’Alta Lessinia. Un ambiente naturale come aula didattica. V.Z.

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