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Via libera del Consiglio al Piano degli interventi

Italo Bonomi
Italo Bonomi
Italo Bonomi
Italo Bonomi

Nove osservazioni al Piano degli interventi sono state presentate all’ultimo Consiglio comunale di San Mauro di Saline e sette sono state accolte integralmente, una solo parzialmente e una respinta, perché chiedeva la trasformazione in agricola di un’area già lottizzata. Con l’approvazione delle osservazioni, il Piano che era stato adottato lo scorso dicembre diventa quindi pienamente operativo.

Restano invece sospese mozioni e interrogazioni che la minoranza «Prima San Mauro», lista che aveva come candidato sindaco Fabio Baltieri, ha più volte presentato all’ordine del giorno, ma che non trovano mai lo spazio del confronto e della discussione per l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di maggioranza. Al sindaco Italo Bonomi e al segretario comunale non resta che constatare la mancanza del numero legale e dichiarare chiusa la seduta, provocando rabbia e delusione sugli scranni delle opposizioni.

Si tratta di cinque interrogazioni e di una mozione che la minoranza continua a ripresentare e la maggioranza non accoglie né respinge: semplicemente ignora. «Non le affrontiamo perché sono i soliti discorsi strumentali», tagliano corto i consiglieri prima di abbandonare l’aula. Un’interrogazione di Fabio Baltieri e Vito Massalongo avrebbe anche il consenso della maggioranza tuttavia il sindaco, a seduta conclusa, precisa di non poter dare una risposta alla richiesta dei due consiglieri che vogliono sapere se si è arrivati a un accordo con il parroco e il francescano custode dell’antica chiesa di San Leonardo sul Monte San Moro per permettere la celebrazione di matrimoni e battesimi nel santuario medioevale. «Il parroco è venuto a spiegare la sua posizione che sarebbe pure favorevole alla richiesta, però ha precisato che il padre francescano è invece irremovibile nella decisione di non concedere la chiesa per queste cerimonie e potrebbe lasciare Monte San Moro se venissero concessi quei riti nella chiesetta. «Il santuario rimarrebbe così abbandonato e non ci sarebbero alternative, se non la chiusura», continua Bonomi. «La presenza del padre francescano garantisce invece la celebrazione domenicale e l’apertura della chiesa alle visite e alla preghiera», sottolinea il sindaco, dicendosi non contrario in linea di principio alla richiesta dei consiglieri di minoranza. «Purtroppo però, in questo momento, non ci sono le condizioni per soddisfarla».

Legata alla figura di San Moro è anche la fontana che storicamente viene fatta risalire a un suo miracolo e quella situata all’inizio del sentiero pedonale che porta al santuario, partendo dal monumento al castagno e al marrone. Baltieri e Massalongo segnalano il degrado e l’abbandono dei due manufatti. «Le fonti vengono pulite sette volte all’anno, ma non posso mettere un operaio fisso a togliere le foglie ogni volta che cadono e che otturano lo scarico», precisa il primo cittadino.

Sui punti luce dei quali la minoranza ha chiesto di avere un mappa che ne riporti i luoghi di installazione e il numero di quelli che verranno realizzati, Bonomi tranquillizza: «Il progetto è depositato all’ufficio tecnico e consultabile da chiunque. I lavori cominceranno a breve e verrà rispettato il programma di potenziamento della pubblica illuminazione, portando anche un risparmio alle casse comunali».

Nessuna concessione invece alla richiesta che le prossime sedute del Consiglio si tengano in teatro anziché in municipio per permettere così l’accesso anche alle persone con disabilità o ostacolate dai gradini per accedere alla sala consiliare: «Il Consiglio non è una commedia e si deve tenere in municipio, non in teatro», osserva il sindaco.

Due, infine, le richieste della minoranza a favore di altrettante categorie di cittadini che lavorano con il turismo e con l’allevamento. «Le difficoltà nelle quali si dibattono gli esercizi pubblici sono un campanello d’allarme di una chiusura annunciata di alberghi, ristoranti e botteghe. Che iniziativa l’amministrazione ha preso a favore del turismo?», si chiedono Baltieri e Massalongo. Inoltre propongono una mozione perché il Consiglio e il sindaco si impegnino per dare attuazione alle norme inerenti l’etichettatura e il sostegno alla filiera lattiero-casearia fortemente in crisi.

Il sindaco Bonomi allarga le braccia. «Sul turismo ho poco da dire», afferma «se ci fossero imprenditori disposti a investire in questo settore a San Mauro sarei il primo a favorire il loro insediamento. Per il sostegno all’agricoltura e all’allevamento non è certo al sindaco che si deve chiedere ma ai tanti parlamentari di riferimento, gli unici che possono far sentire la loro voce sia in Italia che in Europa», conclude.V.Z.

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