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Un lupo anche sul Baldo
ma non arriva dai Lessini

Una coppia di lupi
Una coppia di lupi
Una coppia di lupi
Una coppia di lupi

Il lupo è anche sul Monte Baldo. O quanto meno c’è stato, al confine fra le province di Verona e Trento: ci sono le conferme da fototrappola, le cui immagini non sono ancora state diffuse. Non è certo se la presenza sia sporadica o stanziale, mentre pare assodato dalle analisi genetiche eseguite su reperti biologici che non si tratti di un esemplare in dispersione dalla Lessinia. Dunque continua, come ormai è stato dimostrato, l’arrivo su più direttrici di esemplari dalle Alpi occidentali e orientali. Una femmina è stata tipizzata a Paneveggio e un’altra a Folgaria: di quest’ultima la genetica dà per certo che non provenga dalla Lessinia.

Sono invece almeno tre i lupi che frequentano con una certa assiduità il Monte Zugna. Uno è stato avvistato nei giorni scorsi da una veronese in escursione, ma non è la sola segnalazione. «Altre ne sono venute in autunno, sempre da quelle zone, e sono state confermate da videotrappole e foto», precisa Claudio Groff, responsabile Grandi carnivori del Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento. Ma si tratta dei lupi della Lessinia o di altri? «La certezza matematica non c’è perché abbiamo raccolto dei reperti biologici da cui deve ancora essere ricavato il Dna per poter tipizzare gli individui», risponde Groff, «quindi restano aperte tutte le ipotesi, anche se è abbastanza probabile che non si tratti di un nuovo gruppo, ma del branco della Lessinia che si spinge fino a là».

La distanza non è insuperabile per un formidabile camminatore come il lupo: ha solo da scendere e risalire la Valle dei Ronchi, un’impresa che può compiere in un paio di ore. Le ultime osservazioni hanno confermato la presenza nel branco della Lessinia di 5 adulti. Se si aggiungono i 3 avvistati insieme sullo Zugna potrebbero essere 8 in tutto, ma potrebbero anche essere semplicemente 5, con due lupi non catturati dalle fototrappole perché rimasti sull’altopiano e tre in avanscoperta per la caccia o per delimitare il territorio e poi rientrati nel branco.

Finché non verrà in soccorso la genetica sarà difficile dare risposte definitive. Ma due almeno arrivano sicure e confermano il fermento nella popolazione dei grandi carnivori a ridosso di Alpi e Prealpi.

La prima è che il lupo investito in Valsugana un anno fa, il 21 aprile 2016, proveniva dal branco della Lessinia e aveva un anno, perché nato nella cucciolata del 2015. «L’investimento di questo soggetto, avvenuto a oltre 50 chilometri di distanza in linea d’aria dal luogo di nascita, testimonia ulteriormente la nota capacità di dispersione della specie», scrivono gli esperti trentini nell’appendice dedicata al lupo nel Rapporto orso 2016, pubblicato a marzo. Anche in Valsugana, nel territorio a confine con l’altopiano di Asiago, è stata segnalata la presenza del lupo all’inizio di quest’anno: lo attestano una foto e delle piste su neve.

Ancora, la presenza di lupi è stata documentata durante l’anno nelle aree di Vallarsa, Folgaria, Monte Bondone, Val Rendena, gruppo di Brenta-Nord, Primiero, Fiemme e Fassa; si tratterebbe sempre di individui singoli la cui origine potrebbe essere legata al branco della Lessinia, ma altre provenienze sono possibili.

Tutti i lupi del branco lessinico sono stati geneticamente identificati dal 2013 al 2015, in particolare i due genitori (Slavc e Giulietta), i primi due cuccioli del 2013 e i 7 nati nel 2014, un risultato reso possibile dal gran lavoro fatto da guardiaparco, agenti del Comando stazione di Bosco Chiesanuova del Corpo forestale dello Stato e che continuano oggi la loro opera come carabinieri forestali, e del Corpo forestale di Ala della Provincia autonoma di Trento.

Si tratta di un risultato importante che permette di monitorare gli individui stanziali e quelli in dispersione, nonché stimare il tasso di sopravvivenza annuale dopo l’inverno. L’analisi ha confermato che i lupi campionati in provincia di Verona sono gli stessi i cui campioni sono stati prelevati in provincia di Trento e che quindi è stato presente fino al 2016 un solo branco, nonostante ci si ostini sui social a scrivere di due o tre.

La tipizzazione ha permesso di stabilire che i cuccioli del 2016 sono 4 femmine e un maschio, mentre per la coppia che si è formata sull’altopiano di Asiago, almeno un individuo potrebbe essere della Lessinia.

Vittorio Zambaldo

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