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Un cane pastore rimane vittima dei lupi

Il cane pastore trovato dilaniato vicino a contrada Stander
Il cane pastore trovato dilaniato vicino a contrada Stander
Il cane pastore trovato dilaniato vicino a contrada Stander
Il cane pastore trovato dilaniato vicino a contrada Stander

Un cane pastore della Lessinia, femmina di quasi tre anni, è stato aggredito dai lupi e ucciso nei pressi di contrada Stander, a Velo veronese. Il fatto risale presumibilmente alla notte fra venerdì e sabato scorso, ma soltanto lunedì sera i proprietari hanno fatto la macabra scoperta del corpo dilaniato, in una valletta dove si erano recati per il taglio della legna. Il cane pastore mancava da qualche giorno e lo avevano cercato nei dintorni senza successo. Stava vicino alla stalla che ospita le vacche dell’azienda in questo momento in stabulazione, perché tutti i pascoli circostanti sono coperti di neve. Il cane, che è un esemplare di pastore della Lessinia, razza in via di riconoscimento, molto diffusa fra le aziende dell’altopiano, viveva libero attorno alla stalla. L’incontro con il lupo o i lupi è avvenuto in un prato a circa 500 metri dalla stalla. Lì gli agenti della Polizia provinciale, intervenuti per il sopralluogo con il veterinario di fiducia dell’azienda, hanno trovato i segni dell’aggressione. Poi il corpo è stato trascinato per una settantina di metri in un avvallamento protetto dalla vegetazione, dove i predatori hanno consumato il loro pasto. È difficile stabilire quanti lupi abbiano partecipato: «Ci sono infinite tracce nella neve, inequivocabilmente di lupo, ma è impossibile stabilire quanti fossero: poteva essere uno solo o anche più. L’area è stata successivamente visitata anche da volpi e cornacchie che si sono cibate dei resti lasciati dai lupi», riferiscono gli agenti della Polizia provinciale. Il verbale della predazione con l’avvio della documentazione da inviare in Regione per l’eventuale indennizzo dell’animale ucciso dai predatori è stato compilato dalla Polizia provinciale e dal veterinario di fiducia. È il secondo cane che resta vittima dei lupi in Lessinia. Il caso precedente fece molto scalpore perché si trattava di Tommy, un Labrador di dieci anni che apparteneva alle sorelle campionesse dello sci di fondo Giulia e Lucia Scardoni, la prima oggi maestra di sci al Centro fondo Alta Lessinia e l’altra agonista di valore della nazionale. Tommy era stato trovato completamente dilaniato, integra solo la testa, una domenica mattina di metà dicembre del 2014 da dei cacciatori di Bosco Chiesanuova in una radura del Vajo di Squaranto, sotto l’abitato della località Grietz. Mancava da casa dal giovedì precedente, ma in famiglia non si era immediatamente preoccupati perché Tommy era solito girovagare da solo per i boschi e le strade attorno alla frazione Valdiporro, ma tornava sempre. Lo stesso giovedì della scomparsa era stato visto a 200 metri da casa e a Giulia era arrivata la telefonata dell’avvistamento, ma tornata dal lavoro era convinta di vederlo nella sua cuccia, come sempre succedeva, anche per il fatto che a causa dell’aggravarsi dell’artrosi zoppicava vistosamente e non si allontanava più tanto da casa. Di carattere affettuoso, era anche solito salire in auto anche con estranei che lo trovavano a bordo strada e lo riaccompagnavano a casa, perché era ormai conosciuto come il cane della famiglia Scardoni e tra le ipotesi che si fecero in quei giorni ci fu anche quella che qualcuno lo avesse portato al canile per l’identificazione. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Vittorio Zambaldo

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