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Tubo rotto, piove in municipio
Allagato tutto il primo piano

Si rompe una tubatura, municipio di San Giovanni Ilarione allagato: solo grazie al sistema di allarme e al lavoro di una quindicina tra amministratori e dipendenti si è scongiurato un danno più ingente di quello che già è stato causato a strutture e attrezzature del municipio. Da ieri, in via provvisoria e di emergenza, l'ufficio anagrafe è stato trasferito in sala civica.

A lanciare l'allarme è stato domenica pomeriggio il maresciallo Luciana Pignattaro, da poco vicecomandante della stazione carabinieri che occupa metà dello stabile del municipio. «Aveva più volte sentito partire l'allarme del Comune, era uscita a più riprese per verificare eventuali problemi, come tentativi di effrazione ma tutto sembrava in ordine. Visto che l'allarme continuava a partire», racconta il sindaco Luciano Marcazzan, «ha chiamato me. Ero dalle parti del Comune e ci sono andato pensando che fosse rimasta aperta qualche finestra. Quando sono entrato ho visto acqua nell'androne. Di notte era piovuto e ho pensato fosse dovuto a quello. Quando sono salito al primo piano ho trovato il disastro». C'era acqua dappertutto, dai bagni al suo ufficio, dalla sala Giunta al protocollo e a tutti gli uffici del piano: non ha perso tempo e, scovata una chiave dell'acqua, l'ha chiusa chiamando il capo dell'ufficio tecnico, assessori e consiglieri. «Venti minuti dopo ci siamo ritrovati in dodici, sono arrivati anche alcuni dipendenti, armati di secchi e stracci. Una volta asciugato il primo piano siamo scesi al piano terra scoprendo che lì la situazione era ancora peggiore». Di sotto, infatti, ci sono ufficio anagrafe, ex guardia medica, sala civica e al piano interrato biblioteca e deposito. «Abbiamo detto addio a più computer, documenti e incartamenti, le scrivanie erano allagate. Siamo stati costretti a effettuare molti buchi nei solai a mo' di drenaggio», aggiunge Marcazzan, «era l'unico modo per fare scolare l'acqua che ristagnava dentro. Poi sono arrivati anche il responsabile della biblioteca col fratello. In quindici», prosegue Marcazzan, «ci abbiamo messo cinque ore a completare la messa in sicurezza del municipio e voglio davvero ringraziare tutti». La conta dei danni, già segnalati all'assicurazione, è iniziata e riguarda pavimenti in moquette, solai inzuppati, arredi lesionati, pc ormai inutilizzabili, impianti elettrici danneggiati, lampade da buttare. P.D.C.

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