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Strada gelata, tragedia sfiorata sul pullman

L’auto uscita di strada a causa del gelicidio e il bus dell’Atv fermo: sulla strada si vedono le traiettorie
L’auto uscita di strada a causa del gelicidio e il bus dell’Atv fermo: sulla strada si vedono le traiettorie
L’auto uscita di strada a causa del gelicidio e il bus dell’Atv fermo: sulla strada si vedono le traiettorie
L’auto uscita di strada a causa del gelicidio e il bus dell’Atv fermo: sulla strada si vedono le traiettorie

Alessio Anselmi se l’è cavata con un grande spavento e qualche contusione che ha voluto farsi controllare al Pronto soccorso, ma la sua Golf bianca è praticamente distrutta dall’uscita di strada sulla provinciale 17 a causa del gelo. L’incidente di ieri mattina, quando erano da poco passate le 7, è però stato provvidenziale a salvare il pullman di linea guidato da Gianluca Lovato che seguiva a poca distanza. Era partito alle 6.55 da Campofontana e aveva a bordo 25 studenti che scendevano a Badia Calavena per raggiungere le loro scuole della Val d’Illasi. La strada sembrava pulita perché la neve era caduta nella giornata di giovedì solo in alta quota, sopra i 1.250 metri, ma un’insidia più pericolosa aspettava le auto poco sotto l’abitato di San Bortolo delle Montagne, in una valletta che è per gran parte del giorno in ombra. La pioggia si era congelata a contatto con l’asfalto e aveva creato quel sottile strato di gelo invisibile che va sotto il nome di gelicidio. «ERO DIRETTO al lavoro quando in quel tratto che ho affrontato in modo prudente perché lì già lo scorso anno altre auto erano finite fuori strada, l’auto è partita diretta verso il bordo strada, andando a sbattere contro rocce e alberi. È un punto dove tira vento, una valletta in ombra e il ghiaccio non ti dà scampo», racconta Anselmi dalla sala d’aspetto del pronto soccorso dove è andato a farsi visitare per alcune contusioni in testa e al braccio sinistro e per un colpo di frusta. Ha avuto la prontezza di spirito di uscire dall’auto e posizionare il triangolo di pericolo perché altre auto che potevano scendere in quel momento non fossero coinvolte, visto che era ancora buio. Intanto l’autista del pullman di linea, che seguiva a poca distanza e aveva visto la scena, ha rallentato e cercato di fermarsi ma gli pneumatici pattinavano facendo perdere il controllo della traiettoria. L’autista è stato bravo ad accostare a lato strada, ma a quel punto ha preferito non proseguire, per non mettere in pericolo la vita dei passeggeri. Ha prestato il suo cellulare agli studenti perché chiamassero i genitori che li venissero a prelevare, perché non avrebbe proseguito oltre senza prima un trattamento antigelo sull’asfalto. IN TANTI SI SONO FERMATI in coda all’autobus, altri hanno preferito proseguire procedendo a passo d’uomo perché chi proveniva dalla direzione opposta assicurava che più a valle le condizioni della strada erano buone. Si era fermata anche la vicesindaca Elisabetta Peloso, che risiede a Campofontana ed era diretta al lavoro: «Avevo un appuntamento che dovevo rispettare, ma certo quei 200 metri di strada erano davvero in pessime condizioni: la sera prima era piovuto e poi si era rasserenato e il freddo aveva ridotto la strada in quelle condizioni. Ho chiamato subito in Provincia, chiedendo un intervento urgente della ditta incaricata della manutenzione. Nella disgrazia è stata una fortuna che sia toccato prima all’auto di Anselmi transitare in quel tratto, altrimenti le conseguenze potevano essere ben peggiori», osserva. Solo verso le 9 la situazione si è normalizzata, con il rialzo termico e la distribuzione di ghiaino sulla carreggiata per i metri interessati dal ghiaccio. •

Vittorio Zambaldo

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