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«Siamo legittimati
a intraprendere
azioni contro la legge»

Stefano Valdegamberi[CROSSHEAD]
Stefano Valdegamberi[CROSSHEAD]
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Sulla situazione di Giazza il consigliere regionale Stefano Valdegamberi ha emanato un durissimo comunicato in cui parla dell’arrivo di «una nuova ondata di clandestini pagati dallo Stato (mi rifiuto chiamarli profughi), in piena estate, ennesimo atto di arroganza di un governo che si fa beffa del territorio e delle sua storia millenaria. Giazza è una località turistica speciale, luogo simbolo della cultura cimbra, sfregiato dall'arrogante invasione coattiva di uno Stato che disprezza le comunità locali, le sue tradizioni millenarie, la sua cultura. Qui vi sono gli ultimi parlanti di un'antica lingua germanica che sta scomparendo e che rappresentano reliquie viventi di questa cultura».

«Le minoranze etnico-linguistiche, che dovrebbero essere tutelate dalla Costituzione Italiana e dalle leggi nazionali e regionali, sono invece colpite al cuore dall'arroganza di uno Stato che per mano dei prefetti suoi emissari si fa beffa persino dei principi costituzionali! Non si può alterare in poche ore mille anni di storia di una comunità, portando più clandestini di quanti siano gli interi suoi abitanti residenti. Il prefetto ritiri subito questa sua decisione e rispetti i dettami costituzionali, diversamente chiunque di noi si sentirà legittimato a intraprendere azioni contro la legge, per diritto di autotutela».

«Non sono profughi e se lo fossero il problema sarebbe risolvibile in un batter d’occhio. Abbiamo rappresentanze in ogni nazione: basta che si presentino ad ambasciate e consolati e chiedano protezione motivandola. Là verrebbero fatte le verifiche e si porterebbe in Italia solo chi ha veramente diritto», conclude Valdegamberi. V.Z.

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