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Raccontano la storia della lana
Alunni premiati dalla Regione

Una scena di «Calda montagna» con i bambini in costume che lavorano la lana
Una scena di «Calda montagna» con i bambini in costume che lavorano la lana
Una scena di «Calda montagna» con i bambini in costume che lavorano la lana
Una scena di «Calda montagna» con i bambini in costume che lavorano la lana

Raccontando la storia dell’allevamento ovino in Lessinia e recuperando nomi, attrezzi e immagini hanno creato Calda montagna, un video con protagonisti 27 bambini delle pluriclassi della scuola primaria di Erbezzo che ha ottenuto il primo premio a Venezia nell’ambito del concorso «Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto», voluto dall’assessorato regionale all’Identità veneta, dal ministero dell’Istruzione, dall’Ufficio scolastico regionale e dall’Unpli, l’Unione delle Pro loco del Veneto, per le celebrazioni della Giornata del popolo veneto.

Su 160 progetti di 113 scuole in gara e sei edizioni del premio, la scuola di Erbezzo ha partecipato per il quinto anno consecutivo ottenendo il primo premio (500 euro) nell’ambito 2 «Il territorio regionale, con il suo patrimonio storico-artistico ed enogastronomico», sezione ricerca storica, ed è la terza volta che arriva il massimo riconoscimento dopo un secondo e un terzo posto.

La realizzazione di Calda montagna, dove il riferimento è evidente al tepore della lana di pecora, ha impegnato per quattro mesi i bambini guidati dalle insegnanti Cesarina Campedelli, Silvia Ledri, Barbara Massella, Orietta Noventa e Pasqualina Rossone. «Ma dobbiamo un grazie a tutte le persone che hanno collaborato con la scuola, dai genitori che si sono coinvolti per la relativizzazione dei costumi e accompagnando i figli nelle varie tappe che la registrazione del filmato richiedeva, a quanti hanno messo a disposizione gli attrezzi di una volta, a chi ha girato e montato, a chi ha messo a disposizione la bella casa d’epoca dove abbiamo fatto le riprese degli interni, alla Pro loco che ci ha accompagnati nelle uscite e al Consorzio per la tutela e la valorizzazione della pecora Brogna», dicono le insegnanti.

La tematica affrontata, in chiave di ricostruzione e interviste, è stata infatti la reintroduzione dell’allevamento della pecora in Lessinia come risorsa economica e ambientale, dopo il grande splendore dell’epoca scaligera in cui la lana era stata portata al suo massimo valore e apprezzata nelle migliori corti nobili d’Europa. I bambini hanno ricostruito alcune fasi della lavorazione, in particolare cardatura e filatura, e sono andati negli allevamenti di Barbara Crea e Giuliano Menegazzi a cui hanno chiesto gli aspetti specifici dell’ allevamento e della conduzione del gregge.

«Il lavoro ci ha permesso la conoscenza di attività economiche presenti sul territorio e di cui sapevamo poco», aggiungono le insegnanti, «ma anche di ricostruire termini e storie del tutto sconosciuti, partecipare alla transumanza dalle malghe al paese, ricreare a scuola un laboratorio per la lavorazione della lana e costruire un testo poetico dove la pecora stessa racconta la storia della lana utilizzando termini specifici appresi durante il lavoro». Dalla Pro loco è arrivata la richiesta di proiettare il video nella prossima edizione della Fiera del bestiame e in occasione del convegno che accompagna le attività fieristiche.

Il progetto ha visto la realizzazione del laboratorio in classe, la partecipazione alla transumanza, lavori di gruppo per l’elaborazione delle domande agli allevatori, l’apprendimento di espressioni dialettali legate a questo particolare tipo di lavorazione, l’elaborazione di una filastrocca e di una poesia utilizzando i termini appresi.

Il dirigente scolastico Alessio Perpolli aggiunge un nuovo riconoscimento nella già ricca bacheca dell’istituto: «Ne siamo particolarmente orgogliosi e felici», commenta, «tanto più che è il primo anno che le scuole di Erbezzo sono entrate a far parte dell’istituto comprensivo di Bosco Chiesanuova e da subito hanno saputo portare il meglio di sé, con nuove e preziose risorse umane».

Per le scuole veronesi ci sono stati premi da 400 euro anche per le primarie Scipione di Bovolone con La soffitta del filò e Zanella di Minerbe con La lingua veneta: patrimonio e veicolo culturale. Un riconoscimento da 500 euro è andato invece alla primaria Corrà di Salizzole con Ansalice la befana di Salizzole. V.Z.

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