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Quaderno culturale
un numero da collezione

Il Quaderno culturale appena presentato a Sant’Anna d’Alfaedo
Il Quaderno culturale appena presentato a Sant’Anna d’Alfaedo
Il Quaderno culturale appena presentato a Sant’Anna d’Alfaedo
Il Quaderno culturale appena presentato a Sant’Anna d’Alfaedo

Il numero 39 di quest’anno del Quaderno culturale La Lessinia ieri, oggi, domani si avvicina alla data importante dei quattro decenni di pubblicazione e la presentazione nel teatro di Sant’Anna d’ Alfaedo ha anticipato le celebrazioni con l’intervento del sindaco Raffaello Campostrini che ha riconosciuto come «la Lessinia si promuove in tanti modi ma quello culturale è certamente il più importante perché della nostra storia si possa far memoria».

È in sintesi quello che il direttore Ugo Sauro si augura fin dal suo editoriale e dall’articolo di apertura, dove avanza l’idea, non nuova ma sempre attuale, di un centro culturale per i monti Lessini, attorno al quale lavora un gruppo di appassionati prima di tutto, ma anche competenti e professionali studiosi.

Oltre mille sono gli articoli finora pubblicati e novemila le pagine che li contengono. In accordo con Gianni Bussinelli Editore, che dal primo numero dà corpo e veste grafica al Quaderno, l’associazione culturale Accademia della Lessinia onlus, che lo prepara e lo realizza nei contenuti, può annunciare che la ricorrenza del 40° numero nel 2017 avrà allegato un cd con tutte le pagine, in formato pdf, dei numeri precedenti usciti, mentre al nuovo numero di quest’anno è affiancata la ristampa del numero 2 e con quello dell’anno prossimo quella del numero 1 del 1978, da tempo esauriti.

Nelle 262 pagine di quest’ anno sono moltissimi e tutti interessanti gli argomenti trattati, dalla proposta di museo a cielo aperto in cava di Michela Castagna, al resoconto dei 40 anni di Telepace di Gabriele Bacilieri, con don Guido Todeschini a portare la sua testimonianza dal vivo in teatro, raccontando di quel campo scuola del 1977 che ha dato lo spunto grazie all’aiuto di don Giovanni Bertagna per mettere in onda sulla radio le riflessioni dei ragazzi da far sentire ai genitori a casa.

Nella sezione delle scienze naturali ci sono i contributi di Gianmarco Lazzarin e Guido Gonzato sulle miniere di terre coloranti di Badia Calavena; di Giovanni Cavallo, Guido Rossi e Roberto Zorzin sul paleocarsismo del Ponte di Veja.

Il castelliere di Sottosengia, nei pressi di Molina, è stato illustrato da Luciano Salzani dalla sua scoperta fino alla sua distruzione, avvenuta nel 1973 proprio in coincidenza con il vincolo che la Soprintendenza stava ponendo sul sito: è una storia emblematica di ritardi e omissioni, in cui a farne le spese per sempre è stato il patrimonio archeologico di un sito attribuito all’età del Ferro.

Per la sezione storica è da segnalare l’approfondito studio di Ettore Napione sugli ex voto in ferro della chiesa di San Leonardo sul Monte San Moro; l’origine dell’oratorio di Stallavena a cura di Angelo Andreis; la storia della chiesetta di Santa Caterina Martire a Lugo scritta da Giordano Veronesi; la nascita della parrocchia di Azzago raccontata da Novello Bertagnoli e l’oratorio di San Marco a Valdiporro, argomento affrontato da Bruno Avesani e Fernando Zanini. In tema di chiese e oratori anche quella di Revolto, dedicata a San Giovanni Battista è stata oggetto di studio da parte di Massimo Tinazzi. Chiude la sezione storica la pubblicazione delle lettere del capitano di fanteria Guido Canciani prigioniero della prima guerra mondiale trovate in una soffitta a Tregnago perché spedite all’amico Gaetano Battisti e rese note da Paola Milli.

Il Quaderno, che si può acquistare dall’editore a Vago di Lavagno o trovare nelle cartolerie della Lessinia e nelle librerie di città, si completa con altre sezioni e articoli dedicati agli itinerari, alla vita in Lessinia, ai suoi personaggi, corredato anche dalle stupende foto naturalistiche del guardiaparco Paolo Parricelli.

«La Lessinia merita di essere laboratorio culturale per favorire l’incontro fra cittadini e montanari con reciproco scambio e vantaggio. Noi ci stiamo lavorando da quarant’anni», commenta il direttore Sauro. V.Z.

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