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Pazzo tempo, le mucche
al pascolo sulla neve

Una mucca sorpresa dalla nevicata. Le insolite e belle foto ci sono state inviate da un nostro lettore, Augusto LaghiUn vitello corre, con il rischio di scivolare
Una mucca sorpresa dalla nevicata. Le insolite e belle foto ci sono state inviate da un nostro lettore, Augusto LaghiUn vitello corre, con il rischio di scivolare
Una mucca sorpresa dalla nevicata. Le insolite e belle foto ci sono state inviate da un nostro lettore, Augusto LaghiUn vitello corre, con il rischio di scivolare
Una mucca sorpresa dalla nevicata. Le insolite e belle foto ci sono state inviate da un nostro lettore, Augusto LaghiUn vitello corre, con il rischio di scivolare

Prima neve autunnale in Lessinia e sul Carega. La coltre bianca ha colto tutti di sorpresa, cadendo nella notte fra mercoledì e giovedì. «All’una cadeva mista ad acqua anche in piazza a Bosco Chiesanuova», rivela Elio Sauro, della celebre erboristeria in piazza Chiesa e che dal 1971 registra i dati di tutte le nevicate che si verificano in Lessinia.

Se in paese è stata un’apparizione sporadica, sui pascoli sopra i 1.400 metri si sono fermati al suolo dai 2 ai 6 centimetri. Il danno maggiore è per gli animali che sono ancora al pascolo. I contratti d’ affitto terminano tradizionalmente il giorno di san Michele arcangelo (29 settembre), ma, se la stagione è clemente e i pascoli ancora verdi e con erba abbondante, tutti gli allevatori preferiscono prolungare la presenza in malga piuttosto di riportare il bestiame in stalla dove dovrebbero essere alimetato a fieno.

Il colpo di freddo è arrivato inaspettato tant’è che la festa della transumanza per la mandria di Modesto Gugole di Campofontana, che carica Malga Folignani di Cima, tra Bocca di Selva e Podestaria, nel Comune di Bosco Chiesanuova era stata programmata per sabato 15 ottobre ed è stata anticipata a domani.

«Purtroppo per la settimana prossima è annunciato un nuovo peggioramento con neve a quote anche più basse, forse già da domenica o lunedì», annuncia Sauro, che da anni studia il clima e gli effetti che ha su di esso l’attività solare, «e sarebbe impossibile per gli animali restare in quota senza aver danni. Nevicate di ottobre sono rare ma non eccezionali e si ripetono ciclicamente ogni quindici-vent’anni. L’ultima volta la neve era scesa anche sotto l’abitato di Bosco».

Ieri la temperatura a mezzogiorno in piazza a Bosco era di 9 ° al sole di mezzogiorno ma alle 8 di mattina il termometro segnava solo 3,2 °.

È stata previdente Silvana Fasoli che aveva caricato con 18 cavalli Malga Brancon e li ha riportati a casa nei giorni scorsi: «Dovevo stare in malga con la stufa accesa di giorno e di notte e ho pensato che fosse meglio scendere. Il cambiamento purtroppo è stato repentino perché martedì eravamo ancora lassù a lavorare in maniche corte, con un clima decisamene estivo. Ma adesso si guarda il meteo giorno per giorno: i cambiamenti sono improvvisi e rapidi».

«I cavalli sono avvantaggiati al pascolo anche con la neve perché ripuliscono il terreno con gli zoccoli e brucano usando gli incisivi. I bovini invece usano la lingua ma raccolgono più neve che erba e questo non li favorisce. Resta il pericolo del gelo, che ghiaccia le pozze d’acqua per l’ abbeveraggio e rende pericoloso il passo degli animali», conclude Fasoli.

Sul Carega, dove non ci sono problemi di pascolo, la neve è stata più abbondante: o- perai saliti fino a Malga Campobrun (1.709 metri) per la manutenzione del tetto, hanno riferito che al suolo ci sono dai 10 ai 15 centimetri.

Vittorio Zambaldo

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