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Pan: «Trasferimenti
e sterilizzazioni dei lupi»

L’assessore Giuseppe Pan, a Velo, accanto a un recinto elettrificato  per fermare le predazioni dei lupi
L’assessore Giuseppe Pan, a Velo, accanto a un recinto elettrificato per fermare le predazioni dei lupi
L’assessore Giuseppe Pan, a Velo, accanto a un recinto elettrificato  per fermare le predazioni dei lupi
L’assessore Giuseppe Pan, a Velo, accanto a un recinto elettrificato per fermare le predazioni dei lupi

Punto sul vivo dall’intervento sull’Arena di Legambiente che lo accusava di fare un passo avanti e due passi indietro sulla questione lupo in merito ai rimborsi per le predazioni e a strategie di prevenzione, l’assessore regionale alla caccia e all’agricoltura Giuseppe Pan reagisce come finora non aveva mai fatto, annunciando l’intenzione di «sottoporre all’attenzione della Giunta regionale la possibilità di traslocare gli esemplari in soprannumero e di sterilizzare le femmine in età di riproduzione».

«Ho ereditato il progetto comunitario Life WolfAlps e gestisco una situazione difficile adottando un approccio pragmatico e concreto, da buon amministratore, lasciando da parte le ideologie e affrontando i problemi, nel rispetto delle leggi», premette Pan, che elenca il finanziamento e la posa finora di 20 recinti elettrificati in Lessinia e il lavoro fatto per accelerare i rimborsi per le predazioni.

La Regione, che ha istituito il Tavolo regionale per la gestione dei grandi carnivori composto da tre gruppi tecnici al lavoro nelle aree interessate, ha stanziato nel 2016 40 mila euro per risarcire gli allevatori in Lessinia e quasi 100 mila euro per installare recinzioni elettrificate, dissuasori acustici e altre azioni di prevenzione, come cani da pastore maremmano abruzzesi. Sono a buon punto le istruttorie per pagare i danni delle predazioni del 2017 ed entro luglio saranno collocati 180 recinti elettrificati (60 in Lessinia, 60 ad Asiago, e 60 nel Bellunese) con tre assistenti agli allevatori, più una figura di supporto e una figura di tutor per la gestione dei lupi nelle tre aree più esposte (Lessinia, Altopiano di Asiago e zona del Grappa).

Ad oggi le risorse previste dal progetto WolfAlps (560mila euro di cui 430mila finanziati dall’Ue e 130mila cofinanziati dalla Regione (esclusi gli indennizzi per le predazioni) «sono esaurite», avverte l’assessore Pan, «e con il 2018 il progetto si chiuderà, ma la presenza del lupo resterà comunque tutelata dalle direttive comunitarie e dalla normativa nazionale».

L’Italia ha infatti recepito la direttiva europea «Habitat» del 92/43/Cee, modificata ed integrata nel 2003, che definisce il lupo «specie di interesse comunitario», da conservare e rigorosamente protetta. «Tuttavia la norma in questione prevede la possibilità di deroga ai divieti di cattura e abbattimento (se non si pregiudica il loro mantenimento e stato di conservazione), previa autorizzazione del ministero dell’Ambiente e dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Chiederò, quindi, in una delle prossime riunioni della Commissione politiche agricole, insieme ad altre regioni, tra cui la Toscana, che venga discusso il Piano di gestione e conservazione a livello nazionale, già rinviato una prima volta nel febbraio 2017», promette Pan, rompendo in questo modo il muro che aveva visto finora su posizioni lontane Toscana e Alto Adige rispetto a tutte le altre regioni, proprio sulla questione dei possibili prelievi di lupi.

L’assessore batterà anche cassa, chiedendo alla Conferenza Stato Regioni risorse finanziarie complementari, «per sostenere gli interventi di prevenzione e compensare le perdite di reddito con liquidazione dei danni, visto che in Veneto tali risorse sono terminate».

È convinzione dell’assessore Pan che risultati ci saranno solo affrontando il problema su scala interregionale.

Vittorio Zambaldo

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