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VALPANTENA E LESSINIA

Ogni giorno
ci sono 12
furti in casa

Il problema dei furti in casa sta provocando non poco allarme tra le famiglie della nostra provincia
Il problema dei furti in casa sta provocando non poco allarme tra le famiglie della nostra provincia
Il problema dei furti in casa sta provocando non poco allarme tra le famiglie della nostra provincia
Il problema dei furti in casa sta provocando non poco allarme tra le famiglie della nostra provincia

A Roverè dovrebbero andare in chiesa a farsi benedire. Tra i 13 paesi monitorati dai dati della Prefettura è quello in cui tra il 2013 e il 2014 sono aumentati di più i furti in casa in percentuale. Per carità, si tratta di piccoli numeri ma ogni colpo rappresenta pur sempre un trauma per chi subisce la «visita» dei ladri.

A Roverè si è passati dai 9 furti del 2013 ai 20 del 2014 con una crescita del 122%. Ma ciò che non lascia certo indifferenti sono i colpi in casa cresciuti del 450 per cento: erano solo due nel 2013 sono diventati 11 l’anno successivo con un colpo durissimo alla quiete del piccolo paese della Lessinia.

Il quadro disegnato dai dati forniti dalla Prefettura confermano l’aggravarsi del fenomeno dei furti nella nostra provincia anche se il quadro tra alcuni paesi della Lessinia e della Valpolicella appare, in realtà, un po’ più complesso. Basti pensare, per esempio che ad Erbezzo i furti in casa sono stati azzerati nel 2014 rispetto ai due verificatisi l’anno prima.

Anche a Bosco e a Grezzana ci si può quantomeno consolare di fronte alla riduzione di furti in casa, diminuiti rispettivamente del 20% (da 6 a 5) e del 9% (da 22 a 20). Tutti gli altri comuni, presi in considerazione da questa statistica, vedono un incremento a due cifre dei furti in casa tranne Sant’Ambrogio con un più 4% e Marano con un più 7%. A Bosco Chiesanuova poi i furti in genere (negozi, auto, scippi etc) non sono aumentati mentre a Fumane, Sant’Ambrogio e Cerro sono diminuiti rispettivamente del 37,5, 16 e 12,5%. La situazione non è certo delle più allegre: nel 2014 sono stati commessi 12,5 furti in casa al giorno, considerando tutti i Comuni della provincia (compreso Verona) e si è toccato quota 4571 mentre l’anno prima si è arrivati a 11,3 colpi al giorno con il saldo finale a 4.132.

E in Prefettura che aria si respira? Non sembra proprio di grande mobilitazione, leggendo la nota allegata ai dati inviati in redazione. I dirigenti parlano, però, a ragion veduta: «All’esame dei dati», riporta il comunicato, «risulta un numero dei furti in casa inferiore sia alla media nazionale che regionale». La nostra provincia sembra restare, quindi, sotto una buona stella con le forze dell’ordine sempre pronte ad arginare l’attività dei ladri. Una situazione non particolarmente allarmante, quindi.

Ciononostante in Prefettura, si sono tenute due riunioni il 15 e il 30 ottobre nelle quali è stata esaminata il tema furti in abitazione sia in Lessinia che in Valpolicella. Nei due vertici, si è deciso tra l’altro «la partecipazione di rappresentanti delle forze di polizia ad incontri promossi dai Comuni per illustrare le condotte virtuose utili a prevenire i furti».

E la nota continua: «Nonostante i dati statistici non allarmanti, è stata condivisa l’esigenza di dare risposte immediate alle difficoltà dei cittadini». E così, spiegano ancora dall’ufficio di Loggia Fra’ Giocondo, «sono stati intensificati i servizi di vigilanza e controllo del territorio, aumentando la visibilità degli operatori delle Forze di polizia». Si è optato per questa strategia perchè ciò costituisce un elemento di deterrenza al compimento di reati e allo stesso tempo, cresce la sicurezza percepita dai cittadini».

Proprio nei giorni scorsi, poi, è stato assicurato dai vertici delle forze dell’ordine un ulteriore incremento di controllo e prevenzione in città e provincia dopo il maxi colpo commesso a Castelvecchio con il furto di 17 opere d’arte, fino ad oggi in mani ancora sconosciute.

Giampaolo Chavan

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