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Nuovo centro servizi anziani
prima pietra e subito i lavori

La cerimonia di posa della prima pietra del Centro anziani FOTO AMATO
La cerimonia di posa della prima pietra del Centro anziani FOTO AMATO
La cerimonia di posa della prima pietra del Centro anziani FOTO AMATO
La cerimonia di posa della prima pietra del Centro anziani FOTO AMATO

Nel parco accanto all’ex istituto dei padri salesiani di Erbezzo, acquistato dal Comune nel 2007 e a poche centinaia di metri dal paese, sorgerà il Centro servizi anziani, opera da 6 milioni e 229 euro, finanziata senza aprire le casse comunali. Quattro milioni arrivano dal Fondo Comuni di confine (ex Odi), un milione da Fondazione Cariverona e un milione e 230mila dalla coop Promozione lavoro di San Bonifacio che lo gestirà per 30 anni. Per la costruzione si è costituita un’associazione temporanea d’impresa con la veronese Ge.Co, che ha già ricevuto l’incarico di avvio lavori, da concludere in 18 mesi.

L’area di cinquemila metri quadri sarà coperta per 2.500 da un edificio su due piani e centrali tecnologiche sotterranee. Ospiterà al pianoterra servizi anche per la popolazione: prelievo del sangue, raccolta campioni per analisi; al piano superiore avrà due nuclei per 40 posti letto per anziani non autosufficienti, con 50 operatori.

«Il pianoterra sarà flessibile», dice l’architetto Marcello Verdolin, direttore lavori, «gli spazi si possono modificare per altre destinazioni senza demolire pareti o rifare impianti. Avrà una potenzialità energetica molto elevata, con impianto fotovoltaico in copertura, riscaldamento a biomasse, illuminazione a led e alto comfort termico».

Il sindaco Lucio Campedelli ha accolto il vescovo Giuseppe Zenti che ha impartito la benedizione per la posa della prima pietra, definendo la struttura «un atto di coraggio e di buon senso verso chi ha lavorato una vita e ha diritto di essere seguito e venerato». «È un momento che sembrava non arrivare mai», ha riconosciuto Campedelli, ricostruendo le traversie che hanno portato all’assegnazione dei fondi dei Comuni di confine. «Si sono chiuse tante porte ma si sono aperti anche dei cuori», ha aggiunto il sindaco, citando Stefano Valdegamberi che da assessore ha inserito l’opera nella programmazione regionale; l’onorevole Diego Zardini e il presidente della Provincia Antonio Pastorello che si sono adoperati per la destinazione dei fondi ex Odi; Carlo Veronesi che da consigliere della Fondazione Cariverona ha coinvolto il presidente Alessandro Mazzucco e il suo predecessore nel sostegno; i sindaci della Lessinia che hanno appoggiato il progetto e tutti i consiglieri comunali e il personale di Erbezzo.

Complimenti per l’operato del sindaco sono arrivati da Muzzucco, cittadino onorario di Erbezzo, Veronesi e Pastorello; da Raffaele Grottola, direttore Servizi sociali Ulss 20. Presentati da Erica Dal Degan, presidente di Federsolidarietà, sono intervenuti Roberto Volpe, presidente Unione regionale istituti per anziani che ha parlato dell’indotto che opera nelle strutture simili (oltre 300 in Veneto), con un giro di 1,5,milioni all’anno; e Giorgio Roveggia, presidente di Promozione Lavoro che ha definito l’opera «una grande piazza della Lessinia».V.Z.

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