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Montagna e turismo Conviene volare alto

Il decollo di una mongolfiera
Il decollo di una mongolfiera
Il decollo di una mongolfiera
Il decollo di una mongolfiera

Che ne direste di un tour panoramico in mongolfiera con partenza dal Corno d’Aquilio? O di un adrenalinico dondolio sospesi sull’«altalena di Veja», sotto il ponte di pietra naturale? Ma le attrazioni potrebbero essere ancora tante: sessioni di yoga e pilates nel verde rilassante della pineta di Cerro, luogo perfetto anche per allenamenti di calisthenics e functional training, nuove branche del fitness. I boschi lessinici potrebbero addirittura ospitare giochi on-line ispirati alla ricerca dei mostriciattoli virtuali «Pokemon Go», fenomeno virale di due anni fa, e caccie al tesoro notturne con i partecipanti «dipinti» in colori fluo. Allo sport, da declinare in innumerevoli varianti, comprendendo bici e cavallo, si affiancherebbero le degustazioni di prodotti gastronomici tipici della Lessinia, formaggi, salumi, dolci artigianali, e poi le visite guidate e le manifestazioni nei forti, nelle cave e nei musei della zona, per soggiorni di divertimento e benessere adatti a tutta la famiglia. È stata una conferenza «ispiratrice» quella che ventidue studenti della Iulm di Milano, iscritti al master in Comunicazione e marketing, hanno tenuto al teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova. Divisi in quattro gruppi, dopo una «full immersion» di due giorni a passeggio per il territorio, gli sviluppatori hanno steso un ipotetico piano di promozione tagliato su misura per quattro Comuni lessinci: oltre a Bosco, anche Sant’ Anna d’Alfaedo, Cerro e Grezzana. La Iulm, lo ricordiamo, è la Libera Università di Lingue e comunicazioni (International University of Languages and Media, da cui l’acronimo). In platea, ad ascoltare attentamente e prendere appunti, c’erano i rappresentanti delle quattro amministrazioni comunali: i sindaci Claudio Melotti (Bosco Chiesanuova), Nadia Maschi (Cerro) e Arturo Alberti (Grezzana) e il vice sindaco di Sant’Anna Ivan Marconi. La particolare iniziativa, che ha lo scopo di imprimere un impulso al settore turistico della Lessinia, porta la firma di un’azienda locale, la start up vitivinicola La collina dei ciliegi di Erbin (Grezzana), guidata dall’imprenditore Massimo Gianolli: piemontese, ma nativo dell’altopiano veronese. La premessa da cui gli studenti sono partiti, riassunta dal direttore scientifico del master, Mauro Ferraresi, è stata questa: «Bisogna assolutamente vincere la tendenza, tutta italiana, a occuparsi solo del proprio orticello. Basta campanilismi; se si vuole fare presa sui turisti, se si intende soprattutto farsi conoscere a livello internazionale, è necessario fare sistema. Cioè promuoversi in modo collettivo, trasformando la Lessinia in un “brand ombrello” dai confini e dai contenuti ben definiti». Solo su queste basi si può iniziare a costruire un calendario di iniziative per tenere in pugno i visitatori che, altrimenti, restano esclusivamente sui percorsi battuti tra centro città e lago di Garda, trascurando la montagna veronese. L’altra chiave del successo è essere presenti in internet: con siti appositi, ma ancor di più con campagne di marketing sui social network. I quattro Comuni, da questo punto di vista, sono al livello zero. Insomma, c’è da lavorare e dallo Iulm è arrivata l’indicazione su come farlo nel modo migliore. L’esperienza, ancora una volta su iniziativa della Collina dei ciliegi, potrebbe continuare con un altro approfondimento dedicato alla promozione del cibo e del vino. •

Lorenza Costantino

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