<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Migranti in arrivo
Assemblea
del paese in piazza

L’assemblea dei tregnaghesi alla Vasca, in centro storico
L’assemblea dei tregnaghesi alla Vasca, in centro storico
L’assemblea dei tregnaghesi alla Vasca, in centro storico
L’assemblea dei tregnaghesi alla Vasca, in centro storico

Assemblea spontanea dei residenti tregnaghesi alla Vasca, accanto all’antica fontana fra le vie della Libertà, San Martino e vicolo Vasca per esprimere le proprie preoccupazioni per il possibile arrivo di una ventina di persone richiedenti protezione internazionale. La notizia era uscita in luglio con l’apertura delle buste in Prefettura per il bando che ha assegnato alla Virtus Vecomp la gestione di dodici posti in via San Martino e altri otto in vicolo Vasca, in edifici entrambi nel centro storico del paese.

Una delle abitazioni è in condizioni statiche e igienico sanitarie precarie, almeno da quello che si può capire dall’ esterno, ed è in una corte promiscua dove una signora anziana ha paura per i suoi due nipotini: «Fosse una famiglia con bambini non avrei nessun problema, ma se arrivano otto maschi adulti come posso stare tranquilla? Già mio figlio quindici anni fa era stato accoltellato da un membro di una cooperativa ospite in un vicino albergo, solo per aver chiesto di non disturbare durante la notte. Adesso che cosa dobbiamo aspettarci?».

LA CASA avrebbe riscaldamento e cucina gestito con bombole a gas e l’impianto elettrico con fili ancora esterni. Non ci sarebbero i presupposti per un’ospitalità dignitosa, ma questo è tema che il sindaco Simone Santellani ha già dato mandato all’Ufficio tecnico e all’Ulss 20 di verificare: «Vogliamo garanzie sull’idoneità degli edifici individuati, sia da un punto di vista delle norme edilizie e igienico-sanitarie e in subordine di avere la possibilità, se queste persone dovessero arrivare, di far svolgere loro dei lavori socialmente utili, facilitando l’accettazione da parte dei residenti e rendendo più sensato il tempo che saranno costretti a trascorrere qui in attesa del pronunciamento della commissione sulla loro richiesta di asilo», ha detto il sindaco ai concittadini.

Ma nel frattempo la gente si è mobilitata spontaneamente con un’assemblea nata sul passaparola a cui la Lega nord ha dato il suo sostegno: «È evidente che dietro queste presenze di migranti ci sono cooperative che incassano e lucrano», denuncia Andrea Mascellani, segretario della Lega nord tregnaghese. «La nostra amministrazione è stata tenuta all’oscuro e ha scoperto il loro arrivo dalla pubblicazione dei risultati del bando sull’Arena. Il comitato spontaneo dei cittadini è nato per sapere e per organizzarsi in vista del possibile arrivo. Qui abitano persone anziane e bambini piccoli e non si sa chi siano i migranti che arrivano. Siamo stati contattati per un aiuto, anche se sappiamo che il problema non lo risolviamo a Tregnago ma è di dimensione nazionale e internazionale. C’è da convivere con queste persone. Speriamo riescano a integrarsi», commenta Mascellani.

Più preoccupati i residenti. Ingrid Sommacampagna si è vista un ladro entrare in casa in pieno giorno, allontanato solo dalla presenza dei cani: «Non hanno paura di nulla, si fanno spavaldi anche in pieno giorno. L’arrivo di queste persone è stato deciso dalla Prefettura senza coinvolgere né i cittadini né l’amministrazione. Le case dove alloggeranno sono a ridosso dell’attività di bar pasticceria in cui lavoro e potrebbero esserci conseguenze con perdita di clienti anche per altre attività commerciali. Mi auguro che qualcuno della Prefettura e della Virtus Vecomp venga in paese a parlare con noi e con la nostra amministrazione», propone Ingrid.

C’è chi si è già preoccupato di ordinare le inferriate da installare sulle finestre del piano terra di casa («Posso mandare il conto alla cooperativa?», ha chiesto una signora) e chi invece mette provocatoriamente a disposizione la propria casa pur di ricevere i 35 euro assegnati alla cooperativa per migrante, un alloggio alternativo, tre pasti gratuiti al giorno e 2,50 euro per spese quotidiane: «A chi mi rivolgo per mettermi in lista?», ha chiesto un altro.

Vittorio Zambaldo

Suggerimenti