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Memorial Ciboldi Stringhini
Quattro le squadre

A San Mauro di Saline, con una nuova edizione del memorial a lui dedicato, oggi sarà ricordato il quarto anniversario della scomparsa di Paolo Ciboldi Stringhini», morto per un infarto sul lavoro, quand’era amato professionista conosciuto in tutta la Lessinia come veterinario e informatore del farmaco.

Era il 9 gennaio del 2012 e aveva 55 anni quando si accasciò accanto alla sua auto nel cortile di un’azienda agricola dov’era in visita.

Aveva anche una grande passione per il teatro ed era membro attivo del direttivo de Le Falìe di Velo. Con il regista Alessandro Anderloni aveva interpretato diversi ruoli: il podestà nello spettacolo La cattolica e l’ardito, o il fascista con Gli esulanti dell’8 settembre. In Scudocrociati del 2005 interpretò il professore sessantottino, propugnatore del sei politico, mentre in Diodato era il segretario comunale che metteva in guardia il giovane impaziente di fuggire da Velo, sulle difficoltà della vita da emigranti.

Al disertore fu una delle sue interpretazioni più azzeccate, nel ruolo del giornalista Belindo Baresi, maschera caricaturale del potere.

Per ricordare l’amico veterinario, nel campo di calcio a 5 accanto al Ristorante Bellavista sulla via Cara, ci sarà alle 20 il fischio d’inizio del quadrangolare con due squadre maschili e due femminili: si affronteranno direttamente in partite di venti minuti e poi per le finali del terzo e quarto posto e del primo e secondo posto Ac Verona Hellas Supporters Trust, Gli amici di Villafranca, Guerrieri di Ceva e Forever young.

Le premiazioni dei vincitori alle 22,30 e un risotto finale per tutti i partecipanti offerto da Leonardo Alberti, chef del ristorante Bellavista: «Ho voluto organizzare questo memorial perché Paolo abitava qui vicino e quando c’erano partite di calcio mi aiutava e partecipava attivamente, offrendosi di partecipare come guardalinee. Con la sua scomparsa ho perso un amico come tanti di noi e vogliamo ricordarlo con la compagna Luciana e i familiari, facendo rivivere anche una della sue passioni», conclude Alberti. V.Z.

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