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Lupi: Tosato sollecita il governo

Un lupo del branco della Lessinia fotografato in un bosco
Un lupo del branco della Lessinia fotografato in un bosco
Un lupo del branco della Lessinia fotografato in un bosco
Un lupo del branco della Lessinia fotografato in un bosco

Nonostante la risposta negativa del ministro per l'Ambiente Gian Luca Galletti dello scorso marzo alla precedente interrogazione del senatore della Lega nord Paolo Tosato, in materia di contenimento e trasferimento dei lupi dalla Lessinia, il parlamentare veronese del Carroccio non allenta la presa ed è deciso a prendere di petto nuovamente la questione.

«Raccolgo le sollecitazioni arrivate dal presidente della Provincia Antonio Pastorello e dai primi cittadini dell'alta Lessinia, che hanno chiesto di coinvolgere i parlamentari veronesi, per dire che la Lega Nord condivide la preoccupazione, ma il Governo non sembra avere percezione della gravità del problema. Presenteremo una nuova interrogazione evidenziando l'aggravarsi dei danni arrecati dal numero crescente dei lupi che in Lessinia sembrano essere, ormai, padroni del territorio», avverte Tosato.

Aggiunge che nell'interrogazione del 25 novembre 2014 aveva evidenziato i pericoli e i danni arrecati all'economia locale e il pericolo che la crescente attività del branco in prossimità di stalle e abitazioni poteva causare danni non solo agli animali ma anche, potenzialmente, alle persone. «Chiedevo, inoltre, di prendere finalmente in considerazione l'ipotesi di trasferire il branco di lupi per evitare ulteriori attacchi agli animali d'allevamento e ulteriori danni all'economia locale. Il Ministro Galletti ha risposto all'interrogazione affermando che non si ravvedono rischi per l'incolumità delle persone, che i danni vanno risarciti e che non si intende prendere in considerazione l'ipotesi di trasferimento dei lupi. Una risposta che non ci trova assolutamente soddisfatti e che tende a minimizzare i danni e i rischi arrecati alla vita di molti cittadini residenti in Lessinia. L'atteggiamento pilatesco del Governo evidenzia il totale disinteresse di fronte ad un problema che rende sempre più concreto il rischio dell'abbandono dei pascoli dell'altopiano veronese e la conseguente fine dell'allevamento in montagna», ribadisce Tosato.

Il ministro Galletti aveva risposto che «la cattura e lo spostamento del branco, responsabile degli episodi di predazione in Lessinia, non risulta opzione tecnicamente applicabile per i seguenti motivi: il lupo compie naturalmente spostamenti anche di centinaia di chilometri, ed è probabile che gli animali trasferiti tendano a tornare nel sito di cattura, determinando effetti solo temporanei dell’intervento. Per lo stesso motivo la naturale espansione del lupo potrebbe portare, in alternativa, a una rapida ricolonizzazione dell’area da parte di nuovi individui, vanificando le eventuali operazioni di trasferimento; infine le immissioni di lupi in contesti naturali conseguenti alla loro traslocazione andrebbero sempre evitati, come anche ribadito nel piano d’azione nazionale per la conservazione del lupo. Considerate le problematiche che la presenza del lupo può determinare, appare difficile individuare contesti geografici di dimensioni adeguate a sostenere la presenza di un nucleo di lupi, e che diano disponibilità all’immissione degli esemplari nei loro ambiti».

Per il ministro pertanto, la proposta di trasferimento non rientrava tra le soluzioni percorribili.

Per l'onorevole leghista, invece, «si deve prendere atto che la convivenza dell'uomo e del lupo in Lessinia è inconciliabile. È inaccettabile che debba essere l'uomo a dover abbandonare il proprio territorio, gli allevamenti, il proprio lavoro e la propria fonte di vita e di reddito familiare». V.Z.

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