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La decisione

Lupi, il piano
per abbatterli
viene fermato

La protesta degli ambientalisti a Roma
La protesta degli ambientalisti a Roma
Lupi, le proteste ambientaliste

«Oggi la Conferenza Stato-Regioni che avrebbe dovuto approvare definitivamente il Piano per la conservazione dei lupi, autorizzandone gli abbattimenti controllati fino al 5%, ha deciso di posticipare la riunione in seguito alle proteste delle Associazioni ambientaliste e di milioni di cittadini, perché alcune Regioni non sembrano intenzionate ad approvare la scellerata proposta Ministero dell’Ambiente».

Lo dichiara in una nota la deputata di Possibile, Beatrice Brignone. «Esprimo approvazione e soddisfazione per la decisione del presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, che ha ottenuto dal Ministro Galletti il rinvio del provvedimento di abbattimento di questa specie, al fine di studiare possibili alternative», dice ancora.

 

«Diverse le regioni che hanno chiesto di modificare il Piano: Lazio, Puglia e Abruzzo totalmente contrarie, mentre Friuli, Veneto, Liguria Piemonte e Campania, hanno chiesto un ripensamento. Il Piano va rivisto, come già dichiarato in una recente interrogazione al Ministro Galletti, poiché se il Piano dovesse essere approvato senza alcuna modifica, c’è il rischio di incrementare il bracconaggio, mentre è necessario tutelare e conservare il patrimonio faunistico del nostro Paese», aggiunge. «Il problema da risolvere è come tutelare gli allevatori che lamentano attacchi al loro bestiame da parte dei lupi. Occorre trovare soluzioni sui sistemi di prevenzione naturali - cani pastori, rifugi, recinti elettrificati, gestione dei pascoli, lotta agli incroci con i cani, rimborsi più rapidi-. Auspico che il Piano possa essere rivalutato anche alla luce del »dietrofront« delle regioni. Il Ministro dell’ambiente prenda coscienza che essere a capo di un dicastero dell’ambiente serve dialogare e valutare soluzioni con tutte le parti in causa, anche con le Associazioni ambientaliste e animaliste e non solo con una parte», conclude.

 

ESULTANO WWF E GUIDE AMBIENTALI

 

«La decisione della Conferenza Stato-Regioni di rinviare l’approvazione del Piano per la conservazione e gestione del lupo, come richiesto dal WWF Italia e da tante migliaia di cittadini italiani che si sono mobilitati sui social network nelle azioni promosse dall’Associazione, sono un primo importante segnale». Lo ha dichiarato Donatella Bianchi, presidente del WWF Italia. Per il WWF questo rinvio rappresenta una «autentica polizza assicurativa sulla vita del Lupo, richiesta a gran voce dalla maggioranza dei cittadini italiani. Il Piano ritorna adesso in discussione in sede tecnica ma il confronto con tutte le parti interessate dovrà partire da un punto fermo: l’abbattimento legale del lupo non può essere un metodo ordinario di gestione dei conflitti tra la specie e le attività zootecniche».

 

«Apprendiamo con grande soddisfazione che le Regioni, oggi , hanno deciso di non approvare l’abbattimento dei lupi . Dunque il piano ora ritorna al ministero dell’Ambiente. Un primo risultato importante ottenuto anche grazie allo sforzo di AIGAE». Lo ha affermato oggi Stefano Spinetti , Presidente Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche Italiane Aigae.

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