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Le canzoni di montagna arrivano in Vaticano

Il maestro Lorenzo Giacopini, oggi ottantenne
Il maestro Lorenzo Giacopini, oggi ottantenne
Il maestro Lorenzo Giacopini, oggi ottantenne
Il maestro Lorenzo Giacopini, oggi ottantenne

Le canzoni di un coro paesano e il suo maestro conquistano la Biblioteca Apostolica Vaticana. È la notizia che arriva da Ceredo di Sant’Anna d’Alfaedo al termine della festa in onore del coro Fiorelin del bosc diretto da cinquant’anni dal maestro Lorenzo Giacopini. La racconta emozionato Luciano Maggi, il suo presidente: «La storia del coro e del suo direttore insieme da tanti anni è arrivata chissà come sin dentro le ovattate sale della Biblioteca Apostolica Vaticana . E il Prefetto della stessa ci ha fatto pervenire tre volumi editi dalla Biblioteca, con una dedica personale. Non solo: ha espressamente invitato Lorenzo Giacopini e la sua signora, Margherita, a visitare questo luogo di cultura in via esclusiva, oltre naturalmente agli altri luoghi del Vaticano». «QUESTO VIAGGIO romano», precisa Maggi, «è un omaggio che i componenti del coro hanno voluto donare al maestro per l’affetto e la stima che nutrono nei suoi confronti, come persona e artista». Nozze d’oro, dunque tra Giacopini e il Fiorelin del bosc che lui ha fatto nascere, crescere e tenuto saldamente per mano. Un amore fortemente ricambiato dai coristi che in questa bella striscia di vita hanno condiviso con il maestro tanti momenti insieme. Professore di scuola media, Giacopini fu mandato dalla pianura a insegnare matematica a Sant’Anna ed è qui, a Ceredo, che ga trovato l’ispirazione per dare vita a un coro per far conoscere canzoni e arie di un tempo passato della Lessinia. Melodie semplici, ricche di sentimenti , di storie e fantasia popolari messe insieme con armonia, un lavoro frutto di una infinita e costante passione, per salvaguardare una parte della cultura montanara e contadina . E tutta questa ricerca è stata raccolta in un pregevole libro, perché, sostiente Giacopini, le note musicali se non le fermi sullo spartito volano e si perdono nell’infinito. Ceredo in occasione di questo traguardo di fedeltà e per gli 80 anni del maestro ha voluto dirgli grazie con una festa in piazza, dedicata tutta a lui. Anche l’amministrazione era presente per omaggiare questo signore e la longevità del coro, il suo percorso artistico, il suo traino sociale. In questo momento di ricordi e di nuovi progetti Giacopini si è dimostrato ancora una volta un signore nel relazionarsi. Consapevole di non essere eterno e sempre dinamico ha espresso il desiderio di essere affiancato nella gestione del coro. Con tatto e intelligenza si è attorniato ed ha iniziato un nuovo percorso con Giuseppe Ferrari, un corista del gruppo. •

Renzo Cappelletti

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