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Carega, il pellegrinaggio

La strada dal Revolto allo Scalorbi
compie cento anni

Carega, il pellegrinaggio
L'incisione presente sulle strada
L'incisione presente sulle strada
L'incisione presente sulle strada
L'incisione presente sulle strada

Pellegrinaggio sezionale degli alpini a Scalorbi, domani, organizzato dalla zona Val d’Illasi di cui fanno parte i gruppi alpini di Badia Calavena, Campofontana, Castelvero, Cellore, Colognola ai Colli, Giazza, Illasi, Lavagno, Mezzane, San Bortolo, San Briccio, San Mauro di Saline, Selva di Progno, Tregnago e Velo Veronese.

«Anche quest’anno commemoreremo i Caduti e tutti gli alpini che ci hanno preceduti “andando avanti”», dice Agostino Dal Dosso, consigliere di zona della sezione Ana di Verona, «ma lo faremo in modo particolare perché ricorre anche il centenario della costruzione della strada che dal Rifugio Revolto sale al Rifugio Pompeo Scalorbi, realizzata dal Genio militare della Prima Armata. Lo testimonia un’iscrizione nella roccia lungo la strada che pochi hanno finora notato ma che gli alpini hanno deciso di ripulire per renderla più visibile».

La strada è in territorio Trentino, allora nell’Impero austro-ungarico, e fu concepita nell’ultimo anno di guerra proprio con l’intenzione di accelerare la conclusione del conflitto perché si pensava di portare più agevolmente uomini e mezzi a ridosso del settore del Pasubio in caso di un ulteriore attacco degli imperiali. Ma le sorti della Grande guerra andarono diversamente e la strada non fu mai utilizzata per finalità belliche. «L'iscrizione, tutelata come "Patrimonio storico della Prima Guerra mondiale"», osserva Dal Dosso, «aveva bisogno di una pulizia radicale per renderla visibile. Grazie al sostengo e all’appoggio della Soprintendenza ai beni culturali e dell'Agenzia delle foreste di Trento, è stato concesso agli alpini veronesi, dopo un fitto scambio di informazioni, l'autorizzazione ad effettuare l’intervento che», assicura Dal Dosso, «è stato fatto seguendo le giuste prescrizioni impartite sia sulle modalità di esecuzione, sia per il rispetto dell'iscrizione. Se ne sono incaricati due alpini della Zona Val d'Illasi, che vi hanno provveduto con capacità e competenza». Chi sale lungo la strada militare può già vedere il risultato dell’intervento nei pressi di Passo Pertica, con la scritta che è tornata perfettamente leggibile. È infatti inciso nella roccia l’iscrizione: «Genio 1ª Armata 1° maggio 1° ottobre 1918».

Domani passeranno veloci invece i concorrenti del sesto Trofeo Caduti alpini della Val d’Illasi intitolato alla memoria dell’alpino Gino Marchi, reduce di Russia. Dalle 7 alle 8.45 è il tempo per il ritrovo degli atleti, con possibilità di iscrizione alla corsa, in località Revolto. Alle 9 partirà la corsa che si concluderà a Scalorbi dove alle 10.30 ci sarà la premiazione. Seguirà alle 11 l’ammassamento dei partecipanti e l’ alzabandiera, prima della messa che sarà celebrata alla chiesetta «Ai morti alpini» dal cappellano sezionale don Rino Massella e animata dal coro Voce dei Colli di Colognola. Come sempre la giornata si concluderà con il pranzo alpino in amicizia. 

V.Z.

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