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La solidarietà mette in moto
due nuovi mezzi per la Piccola

Padre Carraro benedice i Fiat Ducato della Piccola Fraternità
Padre Carraro benedice i Fiat Ducato della Piccola Fraternità
Padre Carraro benedice i Fiat Ducato della Piccola Fraternità
Padre Carraro benedice i Fiat Ducato della Piccola Fraternità

Con 60mila euro la Piccola Fraternità Lessinia di Bosco Chiesanuova ha rinnovato il parco pulmini per il trasporto disabili, acquistando un Fiat Ducato nuovo e un altro d'occasione, entrambi attrezzati per il trasporto di nove persone di cui due in carrozzina, o togliendo i sedili, fino a cinque carrozzine nel modello di ultima generazione.

La spesa è stata possibile grazie a fondi regionali arrivati tramite la Comunità montana e il Parco della Lessinia per 40mila euro. Altri 20 mila sono stati raccolti negli ultimi due anni con il confezionamento e la vendita di cesti natalizi.

I 23 adulti disabili fisici e psichici che vengono prelevati dalle loro abitazioni ogni giorno, portati alla Piccola Fratenità per le attività previste e riportati in famiglia nel tardo pomeriggio potranno ora contare su mezzi più sicuri e confortevoli, messi nelle mani dei 55 volontari, guidati da Antonio Merzi, che a turno si prendono cura del trasporto e dell'assistenza.

La benedizione ai nuovi mezzi e a coloro che li useranno è stata impartita dal vescovo emerito padre Flavio Roberto Carraro, che ha celebrato la messa nella parrocchia di Corbiolo e si è poi recato sul piazzale della Piccola Fraternità per la benedizione e per congratularsi con le persone che sostengono il progetto, usando parole di forte incoraggiamento e ringraziamento.

Il benvenuto gli è stato dato dal presidente dell'associazione Giuseppe Zanini e dal suo vice Marco Bianconi, che non hanno mancato di ricordare anche quanti si sono coinvolti per il conseguimento del risultato di finanziare i nuovi mezzi.

Il consigliere regionale Stefano Valdegamberi ha salutato in particolare Stefano Sisto, commissario regionale di Comunità montana e Parco e ringraziato «per aver deciso che le risorse siano prima di tutto destinate al sociale e in una realtà che è fortemente ancorata al territorio».

Il sindaco Claudio Melotti, presente con la sua vice Giorgia Zanini e altri sindaci dell'Alta Lessinia si è detto «orgoglioso di indossare la fascia tricolore di rappresentanza ma anche di servizio per rendere omaggio alle tante persone che con il proprio volontariato svolgono un compito fondamentale. Come amministratori vorremmo fare di più e registro con piacere quanto deciso da Comunità e Parco e mi consola che lo spirito di servizio nei nostri paesi animi ancora con convinzione e passione le persone».

È intervenuto anche l'ex sindaco di Badia Calavena Ermanno Anselmi che ha sempre tenuto stretti collegamenti fra la Piccola Fraternità e la cooperativa Monteverde che opera alla Conca delle perle: «Abbiamo imparato molto da questa comunità, che con la sua rete di solidarietà e di volontari rappresenta l'esempio virtuoso di come sarà una rete informale di servizi sociali per il futuro».

Don Flavio Bertoldi, in sostituzione di don Roberto Vesentini, responsabile della pastorale per i malati e dell'Unitalsi, presente con il parroco don Paolo Arcaini, ha definito questo prezioso servizio «il simbolo di ciò che deve essere il cristiano che vive la fede e ama gli altri».

«Una parrocchia che non cura deboli e malati è destinata a spegnersi», ha detto.

Il presidente Zanini ha ricordato che i due vecchi mezzi avevano percorso in questi anni oltre 440mila chilometri e tre vetture coprono tutti i giorni un centinaio di chilometri. Rivolgendosi infine agli ospiti e ai 190 soci della Piccola Fraternità ha ricordato che «ora la responsabilità è di andare avanti, adeguando la struttura agli standard necessari per ottenere la residenzialità, una necessità che ci è sempre più richiesta dai bisogni delle famiglie e dei Comuni: ci inventeremo ancora qualcosa per continuare il nostro impegno nel sociale», ha concluso. V.Z.

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