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La ricerca di Andreis sui 1.122 giovani caduti partiti dalla Lessinia

Il Comune di Vestenanova è medaglia di bronzo al valor militare per le vittime e la lotta partigiana nella Seconda Guerra mondiale, ma fu pesante il tributo in termini di vite umane pagato nella Grande guerra dai quattro paesi del Comune con 104 vittime:Vestenanova ne contò 44, Bolca 18, Castelvero 20 e Vestenavecchia 22. È QUANTO EMERGE nel capitolo dedicato a Vestenanova del volume: Soldati al fronte. I Caduti della Lessinia nella Grande guerra 1915-1918 di Angelo Andreis, ricercatore storico della Lessinia. Libro che sarà presentato dopodomani alle 20.30 nella sala di alpini e Pro loco (presso i campi sportivi) in una serata organizzata dal sindaco Edo Dalla Verde per ricordare con immagini e approfondimenti curati da Giancarla Gugole la Grande guerra. UNA PUBBLICAZIONE che in oltre 360 pagine dà un resoconto minuzioso di ogni singolo soldato dei dodici comuni della Lessinia: 1.122 giovani che non fecero ritorno alle loro case, gettando nella disperazione altrettante famiglie. Soldati che in questo libro non sono numeri, ma identità precise, con un nome e un cognome, un padre e una madre, dati anagrafici e fisici (la statura, il colore dei capelli e degli occhi), il grado di alfabetizzazione, la professione e le chiamate alle armi. Una ricerca incredibile, svolta negli archivi di Stato di Verona, Vicenza e nei vari comuni della Lessinia, nella biblioteca Civica di Verona e nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. ECCO quanto scritto da Andreis su uno degli oltre mille caduti della Lessinia. «Era di Bolca: Agitanti Adelino Antonio fu Claudio e di Brigida Micenno nacque il 9 luglio 1894 ad Altissimo (VI). Contadino analabeta, residente a Vestenanova, alto un metro e 68, occhi e capelli castani, venne avviato alle armi il 9 settembre 1914 nel 14° Reggimento Fanteria inquadrato come zappatore. Risultò disperso il 26 luglio 1917 nel fatto d’armi di Monte Sei Busi». L’autore si è avvalso di oltre una decina di collaboratori per questa imponente ricerca nei 12 comuni della Lessinia, da Bosco Chiesanuova a Vestenanova, nella cui prefazione afferma: «Già da tre anni sono iniziate le celebrazioni senza però particolare solennità, anche perché merita di essere maggiormente ricordato l'ultimo anno, quello della pace. Se celebrazione ci deve essere si impone doverosamente di celebrare la pace e non la guerra». PER CELEBRARE la pace il Comune di Vestenanova si accinge in questo fine settimana a fare memoria del “dolore” affinché non vi sia fra le giovani generazioni nessuna forma di oblio. Tutti presenti dunque domenica, a 97 anni dalla prima commemorazione datata 4 novembre 1921: dai bimbi di tre anni della scuola dell’infanzia agli anziani che la Seconda Guerra mondiale l’hanno vissuta sulla loro pelle e la ricordano bene.

M.G.

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