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Il salvavita che tutti possono usare

La benedizione del nuovo defibrillatore, voluto dalla Croce Verde Lessinia forte di 154 soccorritori effettivi
La benedizione del nuovo defibrillatore, voluto dalla Croce Verde Lessinia forte di 154 soccorritori effettivi
La benedizione del nuovo defibrillatore, voluto dalla Croce Verde Lessinia forte di 154 soccorritori effettivi
La benedizione del nuovo defibrillatore, voluto dalla Croce Verde Lessinia forte di 154 soccorritori effettivi

Lo scorso settembre, nel giorno del funerale di Carlo Nicrosini, per tutti Luigino, gli amici volontari della Croce Verde Lessinia avevano chiesto non fiori, ma offerte per l’acquisto di un defibrillatore in sua memoria «che continuasse, come lui era abituato, ad essere pronto a rispondere sempre, e a non mancare mai la presa della solidarietà e dell’aiuto concreto nelle situazioni più critiche». La promessa è stata mantenuta e con le offerte raccolte durante le esequie, il contributo dato dall’associazione e dalla farmacia Maineri, di piazza Alferia 2, presso il cui ingresso è stato posizionato, lo strumento salvavita è oggi in funzione. «È IL TERZO defibrillatore presente in paese, accessibile direttamente dall’esterno, come quelli presso la pizzeria Da Fabio e in piazza Vinco vicino alla chiesa, mentre altri due sono all’interno della palestra e del campo bocce», spiega Sebastiano Ciro Nardella, responsabile di sede della Croce Verde Lessinia. «Questo è in una posizione strategica, in una piazza dove si svolge il mercato settimanale, ci sono la farmacia e le Poste. Abbiamo adottato il modello più semplice che può essere utilizzato da chiunque, guidato dai comandi vocali. È uno strumento in più nella catena che promuove il primo soccorso», aggiunge Nardella durante la cerimonia, che ha visto la presenza del parroco don Franco e del vicesindaco Rino Brunelli. La morte di Luigino, ad appena 57 anni, aveva colpito molto i paesani e i soccorritori suoi colleghi, perché era persona molto impegnata nel sodalizio, in particolare come formatore dei volontari effettivi e dei nuovi candidati. Era stato per un triennio anche responsabile di sede e per diversi mandati era stato nel Consiglio di sede con il ruolo di responsabile della didattica. La formazione di nuovi volontari e di quelli effettivi già in servizio, ma sempre tenuti all’aggiornamento, era la sua passione nella quale aveva investito molto, organizzando e gestendo come direttore numerosi corsi. È stato anche istruttore e ha fatto parte della commissione incaricata della stesura del nuovo regolamento di Croce Verde Verona. Il lavoro della sezione Lessinia è molto apprezzato nei Comuni montani perché effettivo per 365 giorni all’anno nelle ore notturne e nelle 24 ore nei fine settimana, oltre che nel periodo estivo tra luglio e agosto quando maggiore è la presenza di turisti e ospiti. «QUEST’ANNO solo nel periodo di servizio aggiuntivo estivo siamo intervenuti per 41 emergenze, tra cui un arresto cardiaco di una persona salvata con ben cinque scariche successive del defibrillatore», sottolinea Nardella, «a dimostrazione che la presenza di questo strumento nella catena del soccorso è importantissima. Dobbiamo insistere molto anche per un altro anello che si sta rivelando debole», aggiunge, «cioè la presenza di nuovi volontari. Purtroppo l’impegno è serio e richiede fatica: i 54 soccorritori effettivi della nostra sezione faticano a coprire da soli i 300 interventi annui che mediamente ci aspettano». Per questo giovedì 31 alle 20.45 in Sala Bodenheim, in via Antonio Segni 2 a Grezzana, con il patrocinio del Comune, i volontari saranno presenti per una serata informativa sulla catena del soccorso, aperta a tutti, con la testimonianza di medici, operatori del 118 e persone comuni che si sono trovati a dover gestire un arresto cardiaco. •

Vittorio Zambaldo

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